lunedì 26 agosto 2013

Usa tutte le scuse sono buone per portare la loro democrazia (morte e distruzione)

Siria: Usa e Francia avviano il tam tam della guerra

Siria: Usa e Francia avviano il tam tam della guerra
WASHINGTON - Gli Stati Uniti continuano ad ignorare la verita' affermando di avere "pochissimi dubbi" sul fatto che le armi chimiche siano state usate dal governo siriano contro i civili.
A dirlo è un funzionario della Casa Bianca che ha mantenuto l'anonimato. L'intelligence Usa, ha spiegato, ha basato la propria valutazione fornita all'amministrazione su "il numero riportato di vittime, i sintomi riportati di coloro che sono stati uccisi o sono rimasti feriti e i racconti delle vittime".La Casa Bianca, aggiunge il funzionario, è inoltre convinta che il governo di Damasco stia impedendo alla squadra di investigatori dell'Onu di avere accesso immediato al sito dell'attacco avvenuto mercoledì 21 agosto in un sobborgo di Damasco, in modo che le prove del raid si deteriorino con il tempo. Tutto mentre proprio qualche ora fa il governo siriano ha dato l'ok a una visita degli ispettori dell'Onu nel luogo del presunto attacco con armi chimiche avvenuto mercoledì scorso a est di Damasco. Proprio ieri i soldati dell'esercito siriano sono entrati in tunnel dei gruppi armati anti governativi nascosti nella periferia di Damasco, dove erano nascosti agenti chimici. La scoperta, trasmessa dalla tv pubblica siriana, e' avvenuta nel nord della capitale siriana. Tra i soldati ci sarebbero state anche vittime per soffocamento. Come prova rappresentanti del governo siriano hanno condotto troupe di giornalisti stranieri sul luogo dell'odierno "attacco chimico e' stato compiuto da terroristi" contro civili e truppe governativi a Damasco, nel quartiere di Jawbar. Va ricordato che proprio un anno fa la Casa Bianca aveva ammonito che la conferma dell'uso del gas nervino nel conflitto siriano avrebbe dato una svolta decisiva alla posizione americana, poi però nel maggio scorso l'indagine del tribunale penale internazionale guidata dal giudice Carla Del Ponte concluse che prove concrete sull'utilizzo di armi chimiche risultavano sì, ma solo a carico dei "ribelli" anti governativi in Siria.
Sulla stessa linea guerrafondaia si muove la Franica. Una serie "di prove", si legge in una nota dell'Eliseo, suggerisce che durante l'attacco avvenuto mercoledì a Ghouta sono state usate armi chimiche e che molto probabilmente dietro c'è il governo di Assad. L'ha detto il presidente François Hollande senza precisare (ovviamente) a quali "prove" si riferisce. Per Hollande "tutto" porta la Francia a credere che il governo di Assad sia responsabile dell'attacco. Ieri Medici senza frontiere, citando fonti degli ospedali con cui collabora sul posto, ha fatto sapere che le vittime del raid hanno raggiunto quota 355.

Aggiungi commento

Nessun commento:

Posta un commento