Ecco la conferma: la frutta è senza controllo. Nessuno verifica quello che mangiamoInchiesta del Corriere del Mezzogiorno. L’imbarazzante risposta della Coldirettivenerdì 4 ottobre 2013 - 06:38
Davvero c’è da impazzire e da dire: scusate, ma state facendo sul serio o state scherzando? Il Corriere del Mezzogiorno ha lanciato un’ottima iniziativa. Dopo le denunce continue su frutta e verdura contaminata, il giornale ha avviato un’inchiesta per capire che cosa arriva sulle nostre tavole. Un’inchiesta a puntate per radiografare quello che finisce nella nostra pancia. Ieri un’intera pagina è stata dedicata alla frutta.
Ebbene: la scoperta del Corriere del Mezzogiorno è sconcertante. Sette fruttivendoli su dieci violano la legge perché non indicano la provenienza di zucchine, pomodori, mele e melanzane. Tra Napoli e Avellino ci sono sette venditori su dieci che ci prendono per i fondelli, nonostante l’indicazione dell’origine della merce sia un obbligo di legge, come spiega Patrizio Mannu nell’articolo. Già questa notizia dovrebbe far balzare dalla sedia, perché – sempre in un paese normale – uno si aspetta che i vigili addetti al commercio facciano il loro lavoro e stamattina vadano a vedere chi è in regola e chi no nell’esposizione del banco frutta. Ma c’è di più: interviene anche la Coldiretti, sul Corriere del Mezzogiorno, per dire che è gravissimo, per dire che è vero, non ci sono controlli sul dettagliante al minuto. È gravissimo? È vero? E la Coldiretti che fa? Sta a guardare? Ha inviato o non ha inviato una lettera ai suoi associati, invitandoli tassativamente al rispetto della legge? Ha spiegato ai suoi associati che chi non rispetta le regole sarà messo fuori dalla Coldiretti? Chi deve fare pulizia, solo le forze dell’ordine o anche le associazioni di categoria? Di fronte a tanta inerzia, a tanto silenzio, cari lettori prendiamo noi in mano la situazione: pretendiamo dal nostro fruttivendolo che esponga tanto di cartellino con l’indicazione geografica della frutta, della varietà (che tipo di mela…) della categoria (extra 1, 2 etc…) e il prezzo. Se non lo fa, lasciamo la spesa nel negozio e cambiamo venditore. Staniamo noi chi non rispetta le regole. Perché se aspettiamo la Coldiretti e i vigili, finiamo ricoverati. g.l. |
martedì 8 ottobre 2013
BASTA VELENI PER UCCIDERE GLI UMANI
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