martedì 24 settembre 2013

TROPPA VIOLENZA


L'ultima follia in città: lanciare i gatti dalle Mura

La denuncia di alcuni commercianti di piazza del Sale, a Grosseto: ragazzini per "giocare" fanno volare gli animali da parecchi metri di altezza. "Qui siamo esasperati"
Email
    di Elisabetta Giorgi
    GROSSETO. Pochi giorni fa, un tranquillo pomeriggio di settembre in piazza del Sale. I negozi sono aperti e i clienti sono seduti ai tavoli dei pub. «A un certo punto vedo una scena agghiacciante - dice una negoziante con gli occhi sgranati - C’è un gatto come sospeso nel vuoto, e io ho ancora in testa il fotogramma di lui che precipita veloce, vola giù finché non atterra nell’asfalto. Se non muore è solo perché i gatti hanno sette vite».
    A scaraventarlo sull’asfalto con un volo di circa 10 metri, come se qualcuno stesse manovrando spaventosi fili di una marionetta decidendo sul suo destino, è stato un gruppo di ragazzini: chissà se gli stessi che due mesi fa rendevano insonni gli abitanti del centro, seminando il terrore, spaccando i vetri e lanciando i sassi contro la piazza. Ora la loro ultima follia - l’ennesima declinazione di atti vandalici senza fine, l’ultimo gioco - è quello di lanciare dalla cinta medievale non bottiglie né scatole o altri oggetti inanimati, ma animali. Meglio ancora se piccoli e indifesi.
    Buongiorno Toscana Pene giuste, blande o severe?
    In centro storico sono molte le colonie feline che popolano il centro e che finora hanno trovato riparo, indisturbate, nelle secolari troniere o negli spazi della Cavallerizza, cui si accede dalle scale di piazza del Sale. A lungo i gatti hanno vissuto indisturbati negli anfratti e nei giardini, ma in queste ultime settimane molti testimoni sostengono d’aver assistito a scene raccapriccianti.
    La postazione scelta dai “lanciatori” è piazza del Sale, in una terrazza che teoricamente sarebbe inaccessibile. Dunque il gruppetto, per arrivarvi, dovrebbe aver scavalcato alcuni muri per poi piazzarsi in quel punto di sparo. È lì che ha scovato una mamma-gatta con due gattini piccoli, tigrati; ne ha preso uno e l’ha buttato giù uno. Chi ha visto la scena è corso fuori dal negozio andando a soccorrerlo, imprecando contro i ragazzi. Due clienti del bar, seduti di fronte, hanno preso e accarezzato il gattino che miracolosamente era vivo. E l’hanno riportato sulle mura. I ragazzini sono scappati.
    Negli stessi giorni sarebbero successi altri casi, e i felini avrebbero tentato in tutti i modi di sfuggire alle grinfie degli adolescenti. Un micio terrorizzato (chissà se lo stesso, oppure il fratello di quello scaraventato giù) un giorno si è rifugiato tra le sbarre di un negozio lì sotto, nella stessa piazza. I comercianti hanno seguito per filo e per segno la sua fuga, la sua richiesta di aiuto. L’animale, impaurito, si è incastrato tra le lampade di un negozio di abbigliamento, e per liberarlo sono dovuti arrivare i vigili del fuoco; una ragazza ha chiamato la Lav e il gattino è stato preso in consegna da una volontaria. È salvo; ma restano gli altri due, il fratello e la madre, che stanno cercando riparo come possono. E l’avrebbero trovato lontano da lì. Anche in via Galileo in molti conoscono la situazione dei gatti della Cavallerizza e si sono dati da fare. Stefania, la titolare del negozio di scarpe Cagliostro, animo generoso e sensibile (accudisce una colonia di felini in via Gramsci), un giorno si è vista spuntare il musino di un gatto atterrito che, perseguitato, per sfuggire ai lanci nel vuoto ha cercato aiuto a lei. Alla fine si è rifugiato tra le scarpe, nella vetrina di Luca Cianci, altro amante degli animali. Loro sì che l’hanno aiutato come potevano; ma in centro è di nuovo emergenza. Due giorni fa la solita banda ha rotto bottiglie di pomodoro nelle scale della “salitina”; i vetri sono stati tolti, ma chi è passato ha scambiato le macchie in terra per sangue.

    Nessun commento:

    Posta un commento