domenica 30 marzo 2014

TESTIMONI DI GEOVA

Testimoni di Geova documenti scottanti conservati a Modena

Rocco Politi per 40 anni ha fatto parte della confessione arrivando ai massimi vertici. La sua storia sulle Tv nazionali
Email
    Per quarant’anni il modenese Rocco Politi ha creduto di essere nel giusto, nella “vera fede” che gli era stata trasmessa dai genitori. Come previsto ha sposato una Testimone di Geova come lui e anno dopo anno ha ottenuto i consensi dei suoi confratelli sino a percorrere tutti i gradini della gerarchia.
    Oggi le sue rivelazioni vengono paragonate, fatte le debite proporzioni, a quelle di Snowden sullo spionaggio negli Stati Uniti o soprattutto al maggiordomo papale che ha svelato i retroscena delle lotte di potere in Vaticano. Eppure lui non ha nulla dell’eroe anche se in passato è arrivato a essere un predicatore apprezzato dai Testimoni di Geova, a parlare davanti a 30 mila persone in occasione dei raduni, tanto da acquisire un grado pari a quello di un vescovo nella gerarchia cattolica.
    Nel 2001 la drammatica crisi di coscienza, nata dal bisogno di salvare la nipotina di pochi mesi. Da una parte le esigenze di trasfusioni di sangue per il sarcoma che la stava consumando, dall’altra i divieti della sua confessione. Infine l’epilogo, amarissimo. La piccola è morta, lui è stato messo all’indice dalla comunità con moglie e figlia.
    I suoi genitori e fratelli non hanno più voluto incontrarlo; solo qualche telefonata dai genitori ogni tanto, in dieci anni, e un saluto formale ai funerali della madre lo scorso anno. Finito. Azzerato.
    Ma l’anno scorso ha deciso di portare in pubblico quello che ha imparato e capito forte di trent’anni di documenti riservati dei Testimoni di Geova , destinati solo a pochi eletti. Fondi, uso delle medicine, direttive di comportamento, affari: in tutto un tesoro di tremila documenti che sta rendendo noto. «Finora non è uscito nulla - spiega Politi - Solo qualche paginetta era trapelata all’esterno da parte di chi aveva abbandonato i Testimoni e subito attorno a lui si era creato il vuoto. Ma io posso dimostrare tutto».
    Oggi viene invitato nelle televisioni nazionali per spiegare le ragioni della sua scelta. Quando è andato come ospite a in trasmissioni come Rai Uno Mattina, “Le Iene” di Italia Uno o a Sat 2000, l’emittente della Cei, gli indici d’ascolto si sono impennati.
    «Oggi sono una persona diversa - spiega - Sono definitivamente in pensione da pochi giorni dopo aver lavorato alla Ciba in Svizzera, alla Iris ceramiche a Sassuolo e poi ho venduto computer e telefonini per conto mio. La mia attività di oggi a tempo pieno è per l’associazione che ho fondato, “Quo Vadis”. È un organismo di promozione sociale e offre aiuto a chi è chiuso nella prigione ideologica di una setta o di un’associazione religiosa totalizzante che rubano anche l’anima. Un organismo di auto aiuto, metto la mia esperienza a disposizione degli altri. Già adesso, grazie al sito internet, ricevo decine di telefonate di persone disperate. Prendono psicofarmaci per reggere obblighi non sentiti ma imposti dall’ambiente famigliare, dai compagni di vita. Anche per me le conseguenze sono pesanti: minacce personali, anonime, vandalismi e minacce di denunce infamanti. Dopo le trasmissioni sono venuti a rubare in negozio, hanno portato via solo gli scatoloni con i documenti che ho mostrato in tv: fatica inutile, ho le copie di tutto ciò che è stato secretato e che ora sto mettendo in rete su www.quovadisaps.org. Vado avanti, nonostante tutto. Aiuterò tutti coloro che me lo chiederanno per evitare che patiscano quello che ho dovuto soffrire in silenzio».
    Saverio Cioce

    ESERCITO STATUNITENSE

    I russi possono paralizzare interi eserciti.

    Segreti.pngIl generale statunitense Philip Breedlove è stato autorizzato a parlare per la prima volta dall’inizio della crisi ucraina. E ha sorpreso tutti coloro che si sono interessati a ciò che ha detto. Breedlove è il comandante supremo della NATO in Europa (SACEUR), ha confermato la disconnessione completa delle truppe ucraine dei loro centri di comando e controllo, attuata con successo dai russi con una nuova generazione di sistemi d’interferenza ed attacco informatico. Un’operazione che neutralizza definitivamente qualsiasi esercito, trasformandolo automaticamente in una sorta di sacco da boxe, e mettendolo in condizione di non poter combattere.



    uploaded_image


    Finora, solo l’esercito statunitense poté compiere, a questo livello, una tale operazione. A proposito di questa realtà ormai indiscussa da autorità e generali statunitensi, ne avevo accennato in un precedente articolo. Descrissi in dettaglio l’approccio “soft” dell’esercito russo consistente nell’utilizzo massiccio di sistemi C4I, in particolare di sistemi di memoria, microprocessori e apparecchiature per le comunicazioni via satellite. Tutti questi sistemi C4I sono coordinati da server dedicati dalla potenza d’elaborazione di ultima generazione; il tutto protetto da crittografia digitale su tutto lo spettro delle frequenze. Il risultato di questa operazione è che tutti gli schermi dei canali di ricerca e rilevamento di tutte le forze armate ucraine hanno cominciato a giocare, da soli, ad “Age of Empire” indicando un’invasione su larga scala inesistente e creando vulnerabilità letali nell’esercito ucraino. In seguito, l’operazione russa si sarebbe potuta trasformare in una manovra per l’occupazione dell’Ucraina. Putin decise di non sfruttare il vantaggio fornitogli dal C4I per l’occupazione dell’Ucraina. Limitandosi all’annessione della Crimea alla Russia, invia un chiaro messaggio della NATO. Sappiate che le truppe USA attualmente di stanza in Europa e dei loro alleati occidentali non possono affrontarci. Gli Stati Uniti si trovano in una situazione in cui devono prendere una decisione sgradevole: o inviare ulteriori truppe di rinforzo dal Pacifico occidentale all’Europa, lasciando l’iniziativa alla Cina nel teatro d’operazione occidentale del Pacifico, o limitare la portata delle truppe statunitensi di stanza in Europa. Nel secondo caso, l’ombrello NATO coprirà solo una piccola parte degli stati europei. Il fatto che un formidabile professionista come Breedlove non dica nulla nel suo discorso, neanche di sfuggita, sull’intenzione di dispiegare truppe statunitensi in Europa per contrastare i russi è di una gravità assoluta. Si tratta del riconoscimento che la Russia ha ora una forza militare molto ben preparata e pronta in qualsiasi momento ad operazioni ben più importanti di quella per la Crimea, ovunque in Europa. Da ciò la conclusione del generale che suggerisce qualcosa di simile a si salvi chi può. Questo significa che il ridispiegamento e la ristrutturazione dell’attuale sistema della NATO si riduce rigorosamente alla “vecchia Europa”, lasciando mano libera a Putin in quasi tutti i Paesi ex-comunisti dell’Europa dell’Est, tranne Polonia e Paesi baltici. Breedlove ha dimostrato oltre ogni dubbio che la NATO non ha alcuna soluzione o compiuto un’analisi approfondita della situazione per attribuirne la responsabilità.

    1. La responsabilità riguarda l’economia russa, che ha potuto fornire ingenti fondi per lo sviluppo dell’industria della Difesa?
    2. O la Russia è interessata a stimolare l’intelligenza creativa nella sua intellighenzia tecnica, a differenza dell’Europa orientale, dove veri valori sono gravemente carenti?
    3. Se non sono gli Stati Uniti, sono le condizioni imposte ai nuovi Paesi membri della NATO dell’Europa orientale a costringerli a rinunciare alla missione della Difesa nazionale, annullando le tecniche di combattimento dall’elevata complessità che possedevano?
    4. Se non sono gli Stati Uniti, potrebbe esserlo l’obbligo dei nuovi Stati membri della NATO dell’Europa orientale a ristrutturare le loro forze armate, per servire esclusivamente da truppe d’occupazione nelle avventure statunitensi in Jugoslavia, Iraq e Afghanistan?

    Valentin Vasilescu, pilota ed ex-vicecomandante delle forze militari di Otopeni, laureato in Scienze Militari presso l’Accademia di Studi Militari di Bucarest nel 1992.

    Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

    Fonte: http://aurorasito.wordpress.com

    lunedì 24 marzo 2014

    VERAMENTE ORRIBILE


    • Pinterest
    • Google Plus
    • Facebook
    • Twitter

    LA PASQUA DELL'AGNELLO

    A cura di Sara Berni

    Girando in rete ho scovato questa immagine che mi ha fatto ancora una volta riflettere sul senso di Empatia e Amore che naturalmente si sviluppa anche tra animali di razze diverse in condizioni di vita “normali”. Ma cosa è normale? Sarebbe normale per esempio avere all’interno della convivenza con l’essere umano spazi abbastanza ampi per almeno una “pseudo-libertà” e una vivibilità sostenibile.
     
    Accanto casa ho ancora “la fortuna” di vedere greggi di agnellini festanti in aree recintate dove le loro mamme hanno una vita ben diversa da quella negli allevamenti intensivi eppure…
     
    Li vedo giocare, rincorrersi, seguire festosi le mamme, le zie e i fratelli e l’idea che siano venuti al mondo solo per sfamare il nostro “senso della tradizione” o di opulenza mi fa girare la testa oltre che opprimermi il petto e gli occhi. Sì, perché anche quegli agnellini avranno pochi giorni di una pseudo vita davanti, poi verranno strappati alle loro madri urlando come bimbi e cercando di fuggire arrampicandosi ovunque per ricongiungersi all’unico Amore vero che conoscono, quell’Amore di mamma che piangerà vagando per giorni alla ricerca di suo figlio fino ad arrendersi ancora una volta senza scampo a qualcosa che si ripete ad ogni gravidanza. 
     
    Avete mai perso un figlio? Ve lo hanno mai strappato dalle braccia per deportarlo in condizioni disumane con viaggi lunghi, stipati e disperati, magari a morire senz’acqua o calpestato dagli altri…quando va bene? Perché la fine “peggiore” è a destinazione, dove solo stordito da un bastone o da una scossa elettrica quel figlio urlante di terrore verrà appeso vivo ad un gancio per una zampa a morire dissanguato lentamente, tra il dolore fisico, e lo shock di vedere le fine degli altri e la sua, e il ricordo finito dei giochi nei prati.
     
    Quello stesso figlio arriverà a pezzi sul banco della macelleria magari testa in bellavista (dicono sia una prelibatezza) per farvi vedere che sì, è proprio lui, il vostro tenero pranzo pasquale.
     
    Ho avuto la gioia di allattare un agnellino scampato ad uno di questi viaggi della morte (le vittime ogni anno solo in Italia sono centinaia di migliaia, un vero olocausto di cuccioli) una volta. Si era buttato dal camion rompendosi una zampina, ma era sopravvissuto.
     
    Avete mai allattato un agnellino? E’ la creatura più morbida, candida, indifesa, dolce e pacifica che abbia mai avuto l’onore di toccare. 8 kg di cucciolo bianco riccioluto tra le mie braccia. 8 kg. Come il vostro cane volpino o il vostro yorkshire toy. Un cane che come questo delle foto saprebbe allattarlo, curarlo, prenderlo con sé, proteggerlo, a meno di grandi carestie e nessun’altra scelta se non cacciarlo.
     
    Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Noi non siamo in carestia. L’Agnello di Dio è già venuto a salvarci perché è il Cristo stesso e non credo che mangiarselo sia poi una grande idea leva-peccati. Eppure il “gusto” e la “tradizione”, più culinaria che cristiana direi, visto che il Cristo professava rispetto per tutte le creature e il comandamento “non uccidere” se vogliamo parlare di vecchio testamento non parla di destinatari specifici, impongono alle nostre tavole qualcosa su cui spesso non abbiamo neanche mai riflettuto.
     
    …Ma se quest’anno vi è capitato di rifletterci, o se queste poche righe hanno acceso in voi la Compassione che serve a comprendere, vorrei dirvi che in rete, cercando semplicemente “ricette vegan” troverete milioni di consigli per una Pasqua senza crudeltà e se non vi sentite in grado di realizzare da soli delle alternative gustose, il 23 marzo alle 16.30 a Roma, parte il mio corso di cucina pratica vegan di primo livello. Solo 6 persone ogni domenica(escluso la Pasqua) per imparare davvero ricette semplici e veloci ma gustosissime con cui stupire i vostri commensali.
     
    Scrivetemi se volete a saraberni.official@gmail.com per maggiori informazioni.
     
    Io ci spero sempre, per ogni agnellino invenduto, in un passo verso gli altri esseri viventi, verso noi stessi e verso il Pianeta Terra, un passo vero verso l’Amore. Ciò che io personalmente chiamo Dio.
     
    Allora sì, la Pasqua sarebbe una celebrazione di Vita e di Rinascita.
     
    Buona Pasqua a tutti,
    Sara Berni
     

    sabato 8 marzo 2014

    NON COPRITEVI DI QUESTI CRIMINI. PENSATE SE ERANO I VOSTRI FIGLI

    "Moltissimi cuccioli di questi Animali verranno portati via, squarciati e massacrati barbaramente. Colui che non rispetta la vita non la merita" - Leonardo da Vinci

    "Non Uccidere" non si applica all'omicidio di una sola specie, bensì a tutti gli esseri viventi e questo comandamento fu scritto nel cuore dell'uomo molto prima di essere proclamato
    sul Sinai. - Lev Tolstoj

    "La carne degli Animali è come la carne dei nostri figli" - Krishna

    Tagga
    Mi piace ·  ·  · 20 ore fa · 

    SE TUTTI SI CONDIVIDEREBBE SAREMMO TUTTI RICCHI NON SOLO DI COSE MA DI AMORE

    Vedete Questo Mendicante? Non Dimenticherete Mai Quello Che Fa….E Non Dovreste Dimenticarlo!

    March 6, 2014storie

    Seguici su Facebook!

    Questo anziano signore può dimostrarvi cosa vuol dire essere un eroe. Non ha molto, ma possiede la compassione che è più preziosa di qualsiasi mucchio d’oro. Quando vedrete cosa un uomo di 99 anni di età fa ogni giorno, realizzerete che i supereroi sono reali. Semplicemente non sono chi pensiate che siano.

    Vedete questo anziano signore? Ecco perchè è considerata una delle persone migliori nel mondo….

    old-man_03

    Dobri Dobrev  99 anni, che ha perso la maggior parte del suo udito nella Seconda Guerra Mondiale, ha dedicato decenni viaggiando a piedi, ogni giorno, per 25 km; vestito con abiti cuciti da lui e con scarpe di pelle è partito dal suo villaggio fino alla città di Sofia, Bulgaria, dove passa le sue giornate a mendicare.

    old-man_06

    La cosa strana, è che Dobri non chiede l’elemosina per se stesso. Lui riesce a vivere con 80 euro di pensione al mese.

    old-man_08

    Tutti i soldi che è riuscito a raccogliere con l’elemosina negli anni (circa 40.000 euro) li ha donati ad un orfanotrofio che non riusciva a pagarsi le bollette.

    old-man_10

    Lui non si è tenuto nemmeno un centesimo. Ha devoluto tutto a questo orfanotrofio.

    old-man_12

    Qualcuno lo chiama ” Il santo di Baylovo”, il suo paese di nascita. Quest’anno compirà 100 anni.

    old-man_14

    Come tutti si aspettano, lui è amato da chiunque. Lo chiamano “Dyado Dobri” ( Nonnino Dobri) e rappresenta il buono che può essere fatto in molti modi possibili e altruistici.

    old-man_16

    Quindi, se volete ispirarvi ad un modello, eccone uno. Solo il fatto di essere un po’ come lui, il mondo sarebbe un posto migliore.

    Avrebbe potuto utilizzare il denaro che ha raccolto per cambiare la propria vita. Non ha scelto di  passare le sue giornate per le strade, ma lo ha fatto solo per dare tutti i suoi soldi ai bambini senza famiglia.

    Grazie Dobri per tutto quello che hai fatto.

    Fonte: 9gag
    I vostri amici devono vedere quello che questo signore fa per i bambini.

    Quindi condividete il più possibile!