sabato 31 agosto 2013

monsanto


La diabrotica, l’insetto che ha imparato a fare marameo al mais Ogm e alla Monsanto

Maria Ferdinanda Piva - Ormai non c’è dubbio: quella per gli Ogm è una battaglia di retroguardia. La diabrotica, un insetto lungo pochi millimetri, sta letteralmente distruggendo negli Stati Uniti le piante di mais ingegnerizzato per produrre una sostanza insetticida che dovrebbe stecchirlo non appena si azzarda a banchettare.

Erano noti episodi di portata relativamente limitata. Adesso sembra essersi rotto ogni argine. Un docente di agraria ha personalmente constatato che i campi dell’Illinois, nel cuore della “corn belt” americana, offrono uno spettacolo desolante (foto), quale – dice – non lo si vedeva più da vent’anni: da quando cioè si sono diffuse le colture Ogm create da multinazionali delle sementi come la Monsanto, in grado di resistere fra l’altro ai parassiti.

Una delle strategie che il professore consiglia agli agricoltori per evitare di perdere anche il raccolto 2014 e poi la camicia consiste nel trattare i campi con un insetticida prima di seminare il mais. E’ esattamente quello che si faceva prima dell’arrivo delle sementi Ogm.

Le sconsolate parole del professor Michael Gray, docente di agraria all’Università dell’Illinois, sono state pubblicate l’altro ieri sul bollettino pubblicato dall’Università stessa e dedicato agli infestanti e ai consigli per combatterli. La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è presente anche in Italia: le uova vengono deposte nel terreno e le larve banchettano in primavera a spese delle radici del mais; gli adulti, nella seconda metà dell’estate, mangiano le foglie.

La tecnica tradizionale di contrasto è la rotazione delle colture: le larve, se non trovano radici di mais, muoiono di fame. Poi sono arrivati i mais Ogm Bt, come il Mon 863 della Monsanto: nel patrimonio genetico delle piante è stato inserito un frammento del patrimonio genetico del Bacillus thuringiensis, affinchè le piante (esattamente come il Bacillus thuringiensis) producano la tossina insetticida Cry3Bb1, (teoricamente) letale per la diabrotica.

Messa alle corde, la diabrotica ha reagito ed è diventata in grado di banchettare anche sui campi ingegnerizzati. Le prime, limitate infestazioni della diabrotica resistente alla tossina Cry3Bb1 sono state accertate alcuni anni fa.

Le novità constatate dal professor Gray nei campi dell’Illinois sono due: l’enormità dell’infestazione da diabrotica (esami di laboratorio dovranno provare che si tratti proprio del ceppo resistente alla tossina Cry3Bb1, ma ad occhio e croce i dubbi sono davvero pochi) e il fatto che la diabrotica sia ora in grado di attaccare il mais nonostante la rotazione delle colture e l’alternanza fra semina del mais e semina della soia.

Per cui egli consiglia agli agricoltori di praticare la rotazione e di trattare il terreno con un insetticida prima di seminare il mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1: ovvero di comportarsi come se il mais Ogm fosse mais convenzionale. In alternativa, suggerisce di scegliere sementi Ogm in grado di produrre contemporaneamente più tipi di tossine insetticida. In attesa, mi permetto di aggiungere, che la diabrotica impari a fare marameo anche a quelle.

http://blogeko.iljournal.it/la-diabtotica-linsetto-che-ha-imparato-a-fare-marameo-al-mais-ogm-e-alla-monsanto/76160

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Venerdì, 28 Giugno 2013 12:04

RESISTERE E RIBELLARSI ALL’INCOSTITUZIONALITÀ DELLE AZIONI DEL GOVERNO È LECITO ED E’ UN DOVERE CIVICO PREVISTO, INALIENABILE ED INDEROGABILE.

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RESISTERE E RIBELLARSI ALL’INCOSTITUZIONALITÀ DELLE AZIONI DEL GOVERNO È LECITO ED E’ UN DOVERE CIVICO PREVISTO, INALIENABILE ED INDEROGABILE.

ACCONTO IRPEF 100%
ACCONTO IRES 101%
ACCONTO IRAP 110%
HANNO RIMANDATO IVA E IMU E ORA CI IMPONGONO ACCONTI DAL 100% IN SU.
IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI ANTICIPERANNO 2,6 MILIARDI DI EURO PIU’ ALTRE CHIUSURE E PIU' DISOCCUPAZIONE.
QUESTO NON E' IL GOVERNO DEL FARE MA DEL DISFARE!!!! DELLA SERIE …. :
“FRA IL DIRE ED IL FARE C’E’ DI MEZZO IL MARE…”


Monta e ribolle sempre più il malcontento e il “golpe Borghese” messo in atto praticamente dal traditore per antonomasia, erede illegittimo dai Savoia reintegrati gradualmente nella loro carica…ne è il moltiplicatore esponenziale. Da adesso in poi assisteremo sempre più a proteste, presidi, picchettaggi, occupazioni, blocchi stradali e quant’altro in giro per il Paese. Anche in Val di Susa si sta sviluppando il rifiuto, la contestazione, la resistenza alla soverchieria, la contrapposizione alla violenza….e  tutti si chiedono: “ma contrapporsi”, è legale?”

La Costituzione, il nostro documento più importante, che sta al di sopra di tutte le leggi; parla del Diritto di resistenza, che è stato previsto ed esiste davvero! Con “diritto di resistenza” si intende il diritto a difendersi da ordini, decisioni e comportamenti in contrasto con i principi costituzionali, adottati da pubblici funzionari, dalle Autorità e dagli Organi Costituzionali, anche del Governo e del Parlamento.

E quindi è dovere di ogni cittadino degno di questo nome di rifiutare, contestare, rigettare respingere, opporsi con ogni mezzo e modo allo scempio dei diritti costituzionalmente garantiti messi in atto da questi usurpatori e stravolgitori  dei valori costituzionali e delle leggi conseguenti.

Nel resoconto della seduta del 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sullo Stato come ordinamento giuridico e i suoi rapporti con gli altri ordinamenti e Moro dice :
…….. omissis ……..
Moro non entra nella disputa sottile e interessante se la sovranità spetti al popolo o allo Stato, …… omissis ….., si deve affermare nella Costituzione che il potere dello Stato è un potere giuridico, e che lo Stato comanda nei limiti della Costituzione e delle leggi ad essa conformi. Questa precisazione è tanto più necessaria in relazione all'articolo 3 formulato dall'onorevole Dossetti, nel quale si precisa come al singolo, o alla collettività, spetti la resistenza contro lo Stato, se esso avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi. Solo dopo aver dichiarato che la sovranità dello Stato è nell'ambito dell'ordinamento giuridico, si ha la possibilità di sancire nella Costituzioneil diritto di resistenza contro gli atti di arbitrio dello Stato.

Il diritto di resistenza ed autodifesa è implicitamente legittimato dal dovere di fedeltà (alla Repubblica), stabilito dall’art. 54 e dal principio della sovranità popolare, diritto di ogni singolo cittadino come membro del popolo, e non solo al popolo nel suo insieme. Ciò è definito all’art. 1 della Costituzione che sancisce che la resistenza attiva (non solo passiva) ad un pubblico ufficiale o ad un corpo politico è legittima.(anche il Parlamento e il Consiglio dei Ministri…

Oltretutto il dovere di fedeltà alla Repubblica e quindi alla Costituzione e ai suoi principi fondamentali, travalica e prevale il dovere di obbedienza, di cui costituisce il presupposto giuridico.
Esistono norme che stabiliscono la legittimità della resistenza individuale di fronte al provvedimento/comportamento illegittimo (anche se apparentemente legittimo) dell’Autorità e/ o al comportamento arbitrario di un pubblico funzionario. La cosiddetta scriminante della “legittima reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale” (art. 393 bisc.p.)
1.9Nel libro II, titolo III, capo III, del codice penale, dopo l’art. 393 è aggiunto il seguente:
«Art. 393 bis. - (Causa di non punibilità). – Non si applicano le disposizioni degli articoli 336, 337, 338, 339, 341-bis, 342 e 343 quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al fatto preveduto negli stessi articoli, eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni».
 E per pubblico impiegato si intende anche qualunque amministratore a qualunque livello!!

Connesso all’introduzione del reato di oltraggio appare l’inserimento nel codice penale dell’art. 393 bis, riguardante la scriminante della legittima reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale.
La nuova disposizione, che riproduce integralmente quella abrogata, ribadisce i limiti della tutela offerta al pubblico ufficiale con i reati di cui agli artt. 336 e seguenti.
L’eccesso arbitrario dovrebbe identificarsi con un comportamento comunque non consentito dall’ordinamento al pubblico ufficiale, anche nell’ipotesi di compimento con modalità scorrette di un atto sostanzialmente legittimo.

La reazione deve seguire con immediatezza (o comunque in rapporto di prossimità cronologica) l’eccesso arbitrario, deve a questo essere proporzionata nella sua offensività, deve esplicarsi proprio nei confronti del pubblico ufficiale che ha posto in essere l’eccesso e deve essere da questo psicologicamente causata.

L’esimente non sarà applicabile ai reati in concorso formale con l’oltraggio, quali ad esempio i reati di percosse, lesioni o minacce.

La resistenza della collettività invece, si esercita attraverso l’esercizio dei diritti di libertà , previsti e tutelati espressamente dalla nostra Costituzione, come il diritto di manifestazione del pensiero (art. 21) ed il diritto di sciopero (art.40) , anche politico.

Ricordiamo anche l’art. 52 , 2 comma della Costituzione, addirittura stabilisce che “l’ordinamento delle Forze Armate si informa allo spirito democratico della Repubblica” e per i militari è previsto l’eventualità del dovere di disobbedire all’ordine manifestamente illegittimo, con la legge 11.7.1978 n. 382.

Legge del 11 luglio 1978 n. 382

art.1.
Le Forze Armate sono al servizio della Repubblica;il loro ordinamento e la loro attività si informano ai principi costituzionali.

Compito dell'esercito,della marina e della aeronautica è assicurare,in conformità al giuramento prestato e in obbedienza agli ordini ricevuti,la difesa della patria e concorrere alla salvaguardia delle libere istituzioni e al bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità.

art.2.
I militari prestano giuramento con la seguente formula: < Giuro di essere fedele alla repubblica italiana,di osservarne la costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della patria e la salvaguardia delle libere istituzioni>.

art.3.
Ai militari spettano i diritti che la costituzione della Repubblica riconosce ai cittadini.

Per garantire l'assolvimento dei compiti propri delle forze armate la legge impone ai militari limitazioni nell'esercizio di alcuni di tali diritti,nonché la osservanza di particolari doveri nell'ambito dei principi costituzionali.

Lo Stato predispone misure effettive volte a tutelare e promuovere lo sviluppo della personalità dei militari nonché ad assicurare loro un dignitoso trattamento di vita.

art.4.
L'assoluta fedeltà alle istituzioni repubblicane è il fondamento dei doveri del militare.

Il militare osserva con senso di responsabilità e consapevole partecipazione tutte le norme attinenti alla disciplina ed ai rapporti gerarchici.

Deve essere sempre garantita nei rapporti personali la pari dignità di tutti i militari. gli ordini devono,conformemente alle norme in vigore, attenere alla disciplina,riguardare il servizio e non eccedere i compiti di istituto.

Il militare al quale viene impartito un ordine manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato,ha il dovere di non eseguire l'ordine e di informare al più presto i superiori.

Come si è visto sopra la fedeltà alla Repubblica precede ed è preminente rispetto alll’osservanza delle leggi dello Stato pertanto in caso di contrasto delle leggi in vigore con i principi fondamentali dell’Ordinamento Costituzionale, è sempre l’obbedienza a questi ultimi che prevale sull’obbedienza alle leggi.

Il diritto alla resistenza addirittura impone in virtù del regolamento di pubblica sicurezza che sancisce al cittadino di attivarsi in carenza di interventi di ufficiali di polizia giudiziaria in presenza del verificarsi di un reato affinchè se ne ostacoli ed impedisca la realizzazione, ed ancor di più…… la Costituzione di molti paesi europei non solo sancisce esplicitamente che la Costituzione va tutelata contro tutti e contro tutti, ma addirittura quella francese si spinge esplicitamente oltre e afferma: ” Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è per il popolo il più sacro dei diritti ed il più indispensabile dei doveri.

Dunque, se in qualche frangente vi troverete a ravvisare comportamenti incostituzionali ora sapete che è vostro sacrosanto e legittimo diritto legale ribellarvi con ogni vostra forza e capacità.

Cari Amici ricordate sempre che i nostri padri e i nostri nonni sono morti ed hanno sofferto grandi patimenti e privazioni e sormontato gravi asperità per ottenere la Carta Costituzionale che sancisse i sacrosanti diritti del cittadino ……Nessuno mai osi toccarla. Tutti dobbiamo rispettarla, in primis chi ha il dovere istituzionale e di ruolo per salvaguardare l’operato dei nostri avi, che hanno donato a tutti noi sicuramente una vita migliore della loro….anche noi abbiamo lo stesso obbligo verso i nostri eredi.

Laudetur Semper Priapus, Pan et Sol Invictus.

Veiensfurens.

LA SOLUZIONE E' UNA SOLA... BASTA MUGUGNARE E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI FARE OPPOSIZIONE VERA.... D I S O B B E D I E N Z A C I V I LE....

NON OCCORRE ALTRO... BASTA SEMPLICEMENTE NON PAGARE PIU' NULLA A QUESTA BANDA/CA DI DEILINQUENTI CHE SI SONO IMPADRONITI DEL POTERE.... AZIONE CHE NOI ANDIAMO PROPONENDO E FACENDO DA TEMPO...

NON E' UN'AZIONE ILLEGALE...E' PREVISTO ADDIRITTURA SIA NEI VERBALI DELLA COMMISSIONE COSTITUENTE DEL 1947 ... MA SOPRATTUTTO è PREVISTO NELLA COSTITUZIONE E NEL CODICE MILITARE VEDI QUI : RESISTERE E RIBELLARSI ALL’INCOSTITUZIONALITÀ È LECITO ED E’ UN DOVERE CIVICO INALIENABILE ED INDEROGABILE



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