giovedì 27 febbraio 2014

STANNO SVENDENDO TUTTO CON IL BENEPLACIDO DI UN POPOLO

SOCIETA' PETROLIFERE USA SI ACCAPARRANO (ESENTASSE!) 239 ''CAMPI'' DI GAS E 11 DI PETROLIO AL NORD (GRAZIE A MONTI-LETTA)

mercoledì 26 febbraio 2014
Proprio a cavallo del varo della Strategia energetica nazionale - avvenuto ufficialmente a marzo 2013 - che inserisce Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto nelle principali aree del nostro Paese da sondare. L’USGS è un’agenzia scientifica governativa degli Stati Uniti fondata nel 1879, controllata dal Dipartimento degli Interni, che dal 1962 esplora e classifica tutto il mondo, alla ricerca di nuove prospettive di sviluppo fossile. 
Secondo gli ultimi dati disponibili, sotto il Bacino del Po ci sarebbero 239 “campi” a gas ed 11 “campi” ad olio greggio da scoprire, potenzialmente estraibili con nuove tecniche di perforazione. Numeri importanti che diventano ancora più interessanti nel confronto con le dimensioni medie di questi “campi”. Infatti, dei 239 potenziali giacimenti a gas ben 60 - che rappresentano gran parte delle risorse raggiungibili - nasconderebbero un potenziale medio pari a circa 203 milioni di metri cubi di gas totali. 
Considerando la durata media di un giacimento stimata in 15-20 anni, avremmo una produzione annuale variabile da un minimo di 11 milioni di metri cubi di gas ad un massimo di 14 milioni di metri cubi di gas. Totalmente esentasse per effetto di una “franchigia” stabilita dallo Stato, che solleva le compagnie petrolifere dal pagamento di compensazioni ambientali sui primi 25 milioni di metri cubi di gas estratto in terraferma, ogni anno. Con un risparmio che potrebbe raggiungere anche i 7 milioni di euro all’anno. Lo stesso discorso vale per altri giacimenti 94 dei 239 potenziali. Per queste ragioni, la Pianura Padana è l’area dove conviene investire di più, tra esenzioni, franchigie e rendimento elevato. Ed i progetti presentati lo dimostrano, perché contrariamente a quanto sostengono i principali operatori titolari di nuove richieste di ricerca idrocarburi, il gioco varrebbe la candela: autorizzazioni facili, scarsa opposizione delle amministrazioni locali e nessuna royalty. Sullo sfondo la promessa di posti di lavoro e ritorno economico per i Comuni, che di fatto non c’è. 
Al 31 gennaio 2014, secondo i dati forniti dalla Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del ministero dello Sviluppo economico, in Pianura Padana sono  57 i permessi di ricerca vigenti, 56 le concessioni di coltivazione vigenti e 17 le concessioni di stoccaggio di gas sotterraneo autorizzate. Ma, quello che preoccupa di più è il numero di istanze per l’attribuzione di nuovi permessi di ricerca e nuove concessioni: 30, per l’esattezza. 
Di recente, oltre che verso le province di Bologna e Ferrara - in Emilia Romagna - l’attenzione sembra essersi spostata verso la Lombardia, in maniera particolare nell’est milanese e nella provincia di Cremona. A farla da padrone sono Mac Oil spa, controllata dall’americana Petrocorp Inc  e titolare del permesso di ricerca Melzo e dell’istanza di permesso di ricerca San Grato, e la Northsun Italia spa, controllata dall’australiana Po Valley Energy e titolare della concessione di coltivazione “Cascina Castello” e dei permesso di ricerca “Opera” e “Cascina San Pietro”. 
La Mac Oil è intenzionata a trivellare 2 pozzi esplorativi e controllare un territorio che va dalla provincia di Lodi a quella di Como. La Northsun Italia, invece, sta per mettere in produzione ed ampliare la concessione di coltivazione “Cascina Castello” con la perforazione di un secondo pozzo, per sfruttare al meglio il “giacimento” Bezzecca ad est di Milano, dove negli anni Cinquanta l’Eni scopri il giacimento “Pandino”. Verranno estratti 40 mila metri cubi di gas al giorno. Ipoteticamente, 14 milioni di metri cubi di gas all’anno, anche questi esentasse. Le due società, insieme, controllano un territorio di 507 chilometri, che comprendono aree protette come il Parco agricolo Sud Milano, il “Parco Alto Martesana”, il Parco del Rio Vallone, una parte del Parco del Molgora, i Parchi regionali Adda Sud e Adda Nord, le Sorgenti della Muzzetta, Il Sito d’Interesse Comunitario “Boschi e Lanca di Comazzo”. Aree di importante valenza paesaggistica e naturalistica, con presenza di risorse idriche strategiche, sulle quali incidono anche altre infrastrutture. Come ricorda un documento sottoscritto dal Coordinamento dei Comitati Ambientalisti della Lombardia, inviato il 20 febbraio all’assessore regionale all’Ambiente, Maria Claudia Terzi. Autostrade, discariche, cave, stoccaggi di gas, depositi di carburante.
Articolo scritto da di Pietro Dommarco  per Altreconomia.it - che ingraziamo

SOCIETA' PETROLIFERE USA SI ACCAPARRANO (ESENTASSE!) 239 ''CAMPI'' DI GAS E 11 DI PETROLIO AL NORD (GRAZIE A MONTI-LETTA)


Cerca tra gli articoli che parlano di:

Giacimenti di gas   giacimenti di petrolio   pianura padana   esentasse   estrazione   concessioni   governo   Monti   Letta  Regione Lombardia   inchiesta    

GO VEGAN SEMPRE

Italiani popolo di vegani: sono sempre più numerosi in Italia

 - 

I vegani in Italia sono cresciuti di oltre l'1% in un solo anno, consapevolezza per il cibo.

Italiani popolo di vegani
Il popolo dei vegani italiani è cresciuto molto in questi ultimi anni. Il 2013 ha confermato la tendenza con unacrescita che supera il punto percentuale. Ogni anno sono migliaia le persone che per vari motivi decide di non cibarsi più di carne e di tutto ciò che è di derivazione animale, se ne stanno accorgendo anche nel settore della ristorazione, con molti nuovi locali che aprono puntando solo sulla cucina vegana, gli altri seguono la tendenza integrano nei loro menù piatti a base vegetale.
Gli onnivori irriducibili sbottano dicendo che si tratta solo di una moda, che presto come tutte le mode finirà, ma c'è invece chi giura che siamo oltre la semplice euforia di un momento. Si parla di un cambio radicale della società, un cambiamento culturale destinato a cambiare completamente il modo di pensare all'alimentazione non più solo in termini di gusto e piacevolezza, ma in termini dinutrimento e benessere; in altre parole stiamo passando da una mentalità godereccia ad una più responsabile.
Cambiare alimentazione è prima di tutto cambiare la mente, capire la potenza dei cibi ed i suoi effetti sul nostro organismo, ma questo senza rinunciare al gusto. Molti chef importanti hanno colto il momento propizio e stanno sperimentando nuove tecniche e nuovi piatti, ricercando combinazioni di sapori nel rispetto della filosofia vegan, chi si basa su di una scelta etica e responsabile, i vegani sono spesso accusati di estremismo e di intolleranza, spesso derisi in qualche ristorante quando chiedono un'insalata o un piatto di vegetali, dichiarandosi appunto vegani e quindi di non poter mangiare altro. 
Il cambiamento è comunque avviato, chi non avrà la volontà di capire potrà anche cogliereopportunità di lavorare. Nuove attività nascono sulla spinta di questo forte interesse che gli italiani stanno manifestando, nuove aziende che producono indumenti, ma anche calzature e prodotti alimentari eticamente e 'salutisticamente' compatibili per il popolo vegano, nascono di continuo ed hanno oltre al favore di un interesse in crescita, anche il futuro di una società che cambia.
La salute prima di tutto, per i vegani è scontato sentirsi bene ed essere in salute, non solo fisica ma anche e soprattutto mentale, il cambio alimentare in molti casi specie se si hanno dei problemi di salute dovuti al tempo che inesorabilmente passa, può dare la sensazione di una rinascita del corpo e dell'anima.

LORO NON HANNO VOCE MA NOI SI

Decine di persone imbavagliate davanti al Palazzo Governativo dell'‪#‎Idaho‬ per protestare contro le Ag-Gag Laws, vere e proprie "leggi bavaglio" che renderanno un grave reato documentare lo sfruttamento di ‪#‎animali‬ in allevamenti o macelli.

Una iniziativa di Mercy For Animals per far conoscere queste leggi spinte dalla lobby degli allevatori per fermare l'impatto delle numerose investigazioni sotto copertura fatte dalla stessa MFA e da altre associazioni. Proprio in Idaho un video di MFA presso Bettencourt Dairies, allevamento di mucche da latte, ha portato a condanne per maltrattamento di animali e immagini diffuse solo recentemente mostrano anche l'abuso sessuale delle mucche.
IL VIDEO -> http://youtu.be/3PlJgBeOmZc

Lo stato dell'Idaho ha già votato favorevolmente alla legge Ag-Gag al Senato, scegliendo di difendere chi incatena, picchia, abusa sessualmente e uccide gli animali. Il prossimo passaggio sarà il voto alla Camera dei Deputati.

Queste leggi approvate in alcuni stati americani ma rigettate in molti altri sono parte di una campagna di criminalizzazione del movimento animalista. E' positivo vedere come siano criticate anche da unioni di giornalisti e di consumatori, che ritengono importante la libertà di stampa e conoscere cosa accade dietro le mura degli allevamenti o all'interno dei macelli.

> Leggi sul nostro sito l'intervista a chi ha vissuto in prima persona l'orrore di documentare l'abuso di animali e lo smacco di trovarsi indagata per maltrattamento -> http://bit.ly/1bMbT5B

-> Segui Essere Animali

FERMARE LA MONSANTO ASSASSINA DELLA VITA SUL PIANETA

MONSANTO SI APPROPRIA DI ALTRI 250 DNA NATURALI

L’ufficio europeo dei brevetti di Monaco (EPO) ha autorizzato Monsanto ad analizzare e selezionare le piante di soia adattate a certe zone climatiche, l’autorizzazione reca il codice EP08742297. L'associazione No Patents on Seeds invita i governi europei a mobilitarsi.

Monsanto si appropria di altri 250 Dna naturali
L’ufficio europeo dei brevetti di Monaco (EPO) ha autorizzato Monsanto ad analizzare e selezionare le piante di soia adattate a certe zone climatiche, l’autorizzazione reca il codice EP08742297. Le piante in questione sono varietà selvatiche e anche coltivate in zone dall’Asia all’Australia. L’autorizzazione consente a Monsanto di passare in rassegna 250 di queste piante per valutarne le caratteristiche con le quali si sono adattate e come varia il grado di maturazione. In questo modo la multinazionale si appropria di centinaia di sequenza di DNA che rappresentano variazioni genetiche naturali per poterle poi utilizzare a fini speculativi e commerciali. L’autorizzazione vale anche negli Usa, in Canada, in Cina e in Sudafrica.  “Questa non è altro che biopirateria su larga scala – ha detto Christoph Then della coalizione internazionale No Patents on Seeds -  Monsanto sta cercando di controllare l’accesso alle informazioni genetiche che poi le consentiranno di produrre ogm adattabili. I governi europei non possono ignorare questo abuso di EPO, bisogna fermare questo genere di cose”.  
di Alexis Myriel

BASE ET


Scoperta Base ET, Ologrammi, Ossa Giganti e Tunnel

Monti Bucegi in Romania

Sebirblu, 25 febbraio 2014

Pur essendo a conoscenza che questo incredibile articolo, oltre che da noi, ha fatto il giro del mondo in altre versioni linguistiche, ho deciso di pubblicarlo ugualmente, perché ritengo che una buona traduzione con la giusta proprietà di linguaggio faccia la differenza.

Mi auguro che possa essere apprezzato, se non altro per l'accurato lavoro svolto e la ricerca continua onde soddisfare al meglio coloro che non si accontentano di un'esposizione frettolosa e a volte non proprio comprensibile.

Il mistero dei Monti Bucegi

I. Breve Introduzione

Nell'estate del 2003, in una regione inesplorata dei Monti Bucegi, un'equipe del Dipartimento Zero (una sezione top secret del Servizio di Intelligence Rumeno, lo SRI), ha fatto una scoperta storica, che potrebbe cambiare totalmente il destino dell'Umanità.

Gli Stati Uniti d'America hanno esercitato grandiose pressioni diplomatiche sul governo rumeno, che vorrebbe divulgare i risultati al mondo intero.

Le implicazioni sono diventate molto più complesse a causa dell'ingerenza brutale dell'Ordine degli Illuminati, che ha cercato di prendere il controllo sia del luogo della scoperta, che della spedizione congiunta rumeno-americana.

L'esperto di fenomeni strani, così come il dirigente delle operazioni per lo Stato rumeno, Cezar Brad, è «l'eroe» degli eventi scioccanti accaduti nei monti Bucegi. Ha anche avuto due incontri memorabili con uno dei principali rappresentanti degli Illuminati nonché alto membro del Bilderberg.

II. Una strana visita dal più potente iscritto al Bilderberg

Nel maggio 2003, Cezar ha ricevuto la visita di un personaggio assai importante. La richiesta di un incontro era giunta attraverso lo SRI, a seguito di un intervento del governo. L'uomo era straniero, ma parlava la lingua rumena molto bene. Aveva anche una certa familiarità con il Paese.

Lo SRI lo aveva informato che si trattava di un membro d'alto rango di una potente Loggia Massonica in Italia, era un nobile, ed aveva una grandissima influenza economica in Romania.

Anche il suo ascendente politico era molto elevato, dal momento che era stato capace di penetrare nella «fortezza» degli agenti SRI e raggiungere il DZ.

Cezar percepiva una forte oppressione ed un senso molto greve intorno a questa persona. Era circondato da una nuvola di pesanti radiazioni sgradevoli che nascondevano le sue vere intenzioni.

A questo incontro, si era preparato accuratamente, isolandosi in una stanza ed entrando in uno stato di profonda meditazione, per saperne di più riguardo all'individuo.

L'arrogante ed alto signore, che indossava un abito nero, è stato portato da un elicottero dello SRI. Aveva un bastone con manico in avorio e intarsi in oro. Il suo volto esprimeva durezza e gli occhi verdi procuravano un effetto strano ed emanavano una freddezza insolita.

Si è presentato come Signor Massini (probabilmente non era il vero nome). Era molto sicuro del suo potere e dava l'impressione di chi fosse abituato a dare ordini.

Era anche il capo di una delle più importanti Logge Massoniche d'Europa, una delle più influenti organizzazioni in tutto il mondo: il Gruppo Bilderberg.

Massini è stato molto diretto e ha dichiarato che gli esseri umani sono di due tipi: quelli che possono essere manipolati e governati (che costituiscono la maggioranza), e quelli che hanno certe virtù e personalità forti.

Ha detto che la sua cerchia faceva parte del più alto Ordine Massonico ed era molto interessata al risultato della discussione.

Ha spiegato che il Gruppo Bilderberg non è una Loggia, ma significa molto di più. Ha asserito che le Società della Massoneria sono solo facciate e che il potere reale è molto superiore al trentatreesimo livello gerarchico.

Ha invitato Cezar ad unirsi a loro, facendogli capire che avrebbe avuto molti vantaggi. Secondo Cezar, Massini era fisicamente e psichicamente forte, cosa che contrastava con la sua età.

Disgraziatamente per lui, il suo potere era stato accentrato su un ego enorme; l'arroganza e il senso di superiorità su tutto il resto.

Massini ha informato Cezar che lo ha richiesto personalmente, usando la sua influenza politica, perché era rimasto colpito dal suo potere psichico.

III. Lo spionaggio del Pentagono con i satelliti

Un satellite del Pentagono usato per spionaggio geodetico, basato sulla tecnologia bionica e le onde di forma, aveva scoperto nel 2002 una struttura separata in una specifica area dei Monti Bucegi.

Lo spazio vuoto all'interno della montagna non aveva alcuna corrispondenza con l'esterno, e sembrava essere stato scolpito da dentro per mezzo di esseri intelligenti.

Non era sicuramente una grotta. La scansione della montagna, via satellite, aveva rivelato due grandi blocchi energetici. Queste barriere erano state fatte con energia artificiale.

La prima era come un muro di frequenze che impediva l'accesso al tunnel, mentre la seconda era a forma di cupola (o emisfero) e situata all'estremità opposta della galleria, vicino al centro della montagna.

Massini era sicuro che all'interno della cupola avrebbero rinvenuto qualcosa di estremamente rilevante. Aveva una profonda conoscenza concernente l'origine di questa scoperta e sapeva dell'esistenza di almeno un elemento situato all'interno della Grande Sala semisferica.

Il tunnel e la cupola erano stranamente allineati con le formazioni rocciose della cima della montagna, note come "Babele" e la "Sfinge dei Bucegi".

IV. Una struttura simile in Iraq

La squadra del Pentagono aveva osservato che la barriera d'energia emisferica presentava la stessa frequenza vibrazionale e la stessa forma di un altra base sotterranea top secret che era stata rinvenuta prima, vicino a Bagdad, in Iraq.

Poco dopo questa scoperta, era scoppiata la guerra in Iraq e dopo pochi mesi, gli americani avevano potuto accedere al più grande segreto di quella zona, del quale gli iracheni non sapevano nulla.

Massini ha spiegato a Cezar che il contenuto di questo ritrovamento aveva a che fare con il misterioso passato della Terra e la storia delle loro organizzazioni segrete.

Quando l'indagine del Pentagono aveva appurato le similitudini tra la struttura sotterranea di Bagdad e quella dei Monti Bucegi, Massini e la sua Loggia Massonica erano divenuti estremamente agitati.

Inizialmente, erano quasi in preda al panico, ciò era dovuto al fatto che questa base, molto più vasta e più complessa di quella dell'Iraq, fosse sul territorio della Romania.

(Sembra che questa Nazione svolga un ruolo importante nella caduta delle Società Segrete che controllano il mondo e asserviscono l'umanità.

È stato anche suggerito che da qualche parte sopra i monti Bucegi, si trova una piramide energetica, invisibile ad occhio nudo, che contiene la vera storia del nostro Pianeta. Si può immaginare il loro spavento).

Massini ha portato al sito di perforazione un sofisticato, ultra-complesso trapano da roccia, usato dall'esercito americano. Il dispositivo utilizza un forte getto di plasma ed una sorta di campo magnetico rotante, fonde letteralmente il granito senza sforzo visibile.

La Sfinge dei Monti Bucegi in Romania

V. I segreti dei monti Bucegi - Anno 2003

Sono stati in grado di arrivare, dopo una penetrazione di circa 60-70 metri di distanza, alla prima barriera energetica e raggiungere la prima galleria che sembrava un tunnel della metropolitana. Le sue pareti erano perfettamente levigate.

Alla fine del passaggio sotterraneo c'era un massiccio portale di pietra, protetto da uno sbarramento di energia invisibile. Tre membri della prima squadra di intervento speciale hanno cercato di toccarlo, e sono deceduti all'istante per arresto cardiaco.

Qualsiasi oggetto (pietra, plastica, metallo o legno) lanciato in direzione dell'impedimento nascosto, era subito trasformato in polvere fine. Due generali del Pentagono e il consigliere del presidente americano sono arrivati in loco.

I megaliti "Babele" sui Monti Bucegi in Romania

VI. La Grande Galleria

Al di là della barriera di energia formidabile che aveva causato la morte di tre persone, si trovava anche la porta di roccia solida.

Sulla parete della galleria, proprio di fronte al portale, c'era un'area di 20 cm quadrati, sulla quale appariva disegnato in modo preciso un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l'alto.

Il posto era situato tra l'enorme portone di pietra e il diaframma occulto. Cezar sentiva che c'era un qualche tipo di compatibilità tra l'ostacolo energetico e se stesso, qualcosa di simile ad una reciproca "simpatia".

Ha provato allora a sfiorare lievemente con la mano la superficie della micidiale protezione ed ha sentito un formicolio sulla pelle. Lo scudo era completamente innocuo per lui, così ha fatto un passo in avanti, passando proprio attraverso di esso.

I funzionari degli Stati Uniti erano assolutamente sbigottiti. Cezar ha stimato che la barriera non dovesse misurare più di un centimetro di spessore. Ha toccato il disegno triangolare situato al centro dello spiazzo, e la gigantesca porta di pietra silenziosamente è scivolata a sinistra, nella parete.

Questo comando aveva annullato anche l'impedimento energetico, dando loro accesso ad una stanza enorme, che è stata poi chiamata "Grande Galleria". Anche se non appariva alcuna fonte di luce visibile, essa era perfettamente illuminata.

Dopo aver eliminato la prima barriera di energia, l'enorme scudo emisferico all'altra estremità della stanza, improvvisamente si è sintonizzato su una vibrazione più elevata ed ha iniziato ad emettere radiazioni più alte.

Ad una più attenta analisi, il muro interno della Grande Galleria pareva sintetico ma si percepiva anche come se qualcosa di biologico facesse parte di esso. Aveva il colore dell'olio, ma i riflessi erano verdi e blu.

Testi ulteriori hanno rivelato che il materiale del muro risultava un po' ruvido al tatto, ma non poteva essere graffiato, né piegato. Ha resistito a qualsiasi tentativo di frantumazione, foratura o taglio.

Più tardi, gli scienziati hanno tentato di bruciare quella sostanza, ma in maniera misteriosa, le fiamme venivano in qualche modo assorbite da essa, lasciandola intatta.

Gli studiosi americani hanno convenuto che si trattava di una misteriosa combinazione di materia organica quanto inorganica.

Dopo 280 metri, il tunnel improvvisamente svoltava a destra ad angolo acuto. Più avanti si poteva vedere una luce blu, scintillante. Era il riflesso, al termine della galleria, dello scudo protettivo energetico.

VII. Una base analoga in Iraq

Il consigliere degli Stati Uniti sulle questioni di sicurezza nazionale aveva ricevuto una chiamata e gli era stato notificato che lo schermo energetico di Bagdad, in Iraq, era stato improvvisamente attivato, e ne era stata anche intensificata la frequenza.

Di fronte a quella barriera, era apparso un ologramma del nostro pianeta, che in modo sequenziale e progressivo aveva raffigurato il continente europeo, per poi trasferirsi a sud-est.

Lì, aveva mostrato i Monti Bucegi in Romania ed infine la sua stessa posizione all'interno del corridoio della struttura. Ovviamente i due scudi di energia emisferici erano in connessione diretta.

Sostanzialmente, la base irachena aveva segnalato la presenza di persone all'interno di quella rumena. La cattiva notizia era che tutto questo era stato notificato alla presidenza degli Stati Uniti che aveva contattato la diplomazia rumena.

Se in pochi minuti, l'intera operazione fosse stata comunicata, il piano del Signor Massini sarebbe fallito miseramente. La presidenza americana aveva chiesto di prendere il controllo della base segreta e dell'intera operazione.

I politici rumeni, che non sapevano nulla dell'operazione occulta che stavano subendo, erano in allarme. I Generali presenti sulla scena del Pentagono, erano stati informati che Washington aveva chiesto un incontro urgente.

I Monti Bucegi

VIII. Riunione d'emergenza del CSAT (Supremo Consiglio di Difesa)

Una sessione d'urgenza del Consiglio di Difesa Supremo aveva creato una grande ondata di simpatia per il Dipartimento Zero.

La maggioranza dei suoi componenti era scossa dalla notizia che aveva ricevuto. La decisione del CSAT era di continuare la ricerca, ma sotto il controllo completo di quel Dipartimento. Era stato anche chiesto un inventario di ogni cosa che si trovava nella Grande Sala.

A Bucarest (capitale della Romania), gli ordini arrivavano a ondate, annullandosi a vicenda. Alcuni erano molto veementi e rigorosi, altri elusivi, e ciò denotava l'enorme tensione. I componenti del CSAT erano in riunione continua, tenendosi in contatto con il team dei Monti Bucegi.

Dopo aver discusso tutto per ore, avevano deciso di rendere pubblica la scoperta. Il governo rumeno intendeva fare una dichiarazione formale a tutto il mondo. Alcuni di loro però si erano opposti con veemenza alla decisione.

IX. Dichiarazione ufficiale della Romania

Quando la diplomazia americana è stata informata che la Romania voleva divulgare le scoperte, tutto è entrato nel caos. Il presidente è stato chiamato per una conversazione telefonica diretta con la Casa Bianca.

In poche ore, gli USA hanno bloccato tutte le transazioni finanziarie con quel Paese e il suo accesso a tutte le altre istituzioni finanziarie. La Romania stava per dichiarare lo "stato di emergenza" nelle montagne Bucegi e nella capitale.

Le discussioni tra i funzionari statunitensi, arrivati a Bucarest, e il Ministero Rumeno d'Emergenza si sono svolte senza un traduttore. I responsabili americani sono stati verbalmente violenti, gridando di continuo e proferendo minacce verso la Nazione e i suoi dirigenti.

La divulgazione ufficiale della Romania al mondo avrebbe fornito le prove fotografiche e quanto indispensabile per un completo chiarimento. Importanti scienziati e ricercatori provenienti da tutto il Pianeta avrebbero dovuto essere invitati per approfondimenti.

Bucarest - Palazzo del Parlamento - Dopo il Pentagono, il più grande del mondo.

Ma, soprattutto, essa avrebbe rivelato la verità sul passato remoto dell'Umanità e la sua storia reale che, secondo quanto Cezar ha visto all'interno della Grande Galleria, risulta quasi interamente contraffatta.

La reazione del governo americano è stata così brutale, perché la divulgazione avrebbe frantumato la loro globale influenza e il loro potere in un istante.

Il motivo ufficiale fornito dagli Stati Uniti era quello di non creare panico nel mondo, ma essi avevano omesso di riconoscere che l'attuale stato d'angoscia planetario non è che il risultato diretto della menzogna deliberata e la manipolazione condotta dalla massoneria e da altre società segrete per millenni.

Vi è stato anche un intervento del Vaticano, in cui il Papa ha richiamato alla riflessione prima di questo grande, fondamentale passo per l'Umanità! Egli ha promesso di mettere a disposizione dello Stato rumeno alcuni documenti dell'antico Archivio Segreto Pontificio, che erano di grande importanza per la Romania.

I testi hanno confermato le scoperte. Dopo 24 ore di trattative, si è delineato un accordo definitivo tra la Romania e gli USA. Lo Stato rumeno ha deciso di rinviare la divulgazione, e di presentare tutto in modo graduale al popolo.

X. La Sala di Proiezione

La Grande Galleria finiva bruscamente con un auditorium gigante di 30 metri d'altezza e una lunghezza di 100 metri. La sala di proiezione era di dimensioni più piccole ed era protetta da uno scudo energetico.

Avanzando verso tale scudo, una parte di esso scompariva, formando una porta e consentendo l'accesso al suo interno. Lo schermo proteggeva la stanza da ogni influenza esterna. Una volta dentro, diventava compatto e sembrava un muro bianco-dorato.

Di fatto, salvaguardava la camera a forma di cupola, con pareti curve e soffitto. In fondo al vano, ad una altezza di circa 10-12 metri, questa protezione finiva dove toccava il muro di pietra della stanza.

In quella parete c'erano tre enormi aperture a tunnel: una si trovava proprio al centro e le altre due simmetriche su entrambi i lati. Le gallerie erano illuminate da una luce soffusa con una dominante verde. Entrambe le parti decisero di vietarvi l'accesso e per questo firmarono un protocollo tra loro.

BASTA QUESTI ORRORI

Hans Ruesch per l'Abolizione della Vivisezione. Ora.
-https://www.facebook.com/HansRueschPerlaAbolizioneDellaVivisezioneOra

____________________________

Dal libro: LA MEDICINA SMASCHERATA
Di Hans Ruesch.

* 12. Come si distrugge un movimento dall'interno [p, 168]

________*________

* Ritorniamo allo straordinario caso della Schär-Manzoli. Lei dice che non fu infiltrazione. Allora cosa fu?

Pazzia. Almeno a partire da un certo punto, fu pazzia pura e semplice. E' tutt'altro che eccezionale nel nostro ambiente. Non è che bisogna esser pazzi per odiare la vivisezione, anzi. Ma col tempo lo si può diventare, vista l'ostilità o la costante incomprensione che s'incontrano, anche da parte degli amici o del proprio nucleo familiare, cosa che poi viene risentita come la più offensiva di tutte.
Io potrei nominarle molti casi.

* Dunque per lei quello della Schär è stato un caso psichiatrico...

Non solo per me, anche per molti altri che l'hanno conosciuta bene, come il dottor Hartinger, il primo presidente della Limav, che per avere espresso questo suo sospetto in una lettera si è subito buscato un processo, e anche per il Professor Pietro Croce, che quando lo ha capito si è subito dimesso da vicepresidente, dicendomi di non poter rimanere in una società diretta da una pazza. E non c'è nulla di più facile per dimostrarlo. Basta vedere le pazzesche contraddizioni tra ciò che un tempo aveva dichiarato e divulgato in tre lingue e decine di migliaia di copie e poi un bel giorno con tanta sicurezza negava di aver mai detto e divulgato.
Così alla pagina d'apertura del suo dossier, di quasi 400 pagine, da lei pubblicato subito dopo perduto il referendum, dunque alla fine del 1985 si legge:

Avevo cominciato dal niente, ma con tanta fede e un grande Maestro: Hans Ruesch, i cui consigli e il cui libro <<Imperatrice Nuda>> erano stati per me qualcosa come Bibbia e Vangelo.

Poi alla pagina 116 si legge ancora:

Desidero, prima di chiudere questo <<Dossier>> esprimere la mia riconoscienza ad Hans Ruesch: tutti noi, quando intraprendiamo qualcosa, abbiamo alle spalle un'insegnamento e durante la nostra marcia abbiamo bisogno di aiuto, di sostegno, di consiglio.
Hans Ruesch è stato ed è, il Maestro e la Guida; è il sostegno nei momenti difficili, l'amico nel momento del pericolo.

E, ancora nel marzo 1989: <<Hans Ruesch, presidente e fondatore del Civis-Schweitz, capo spirituale ed ideologico del movimento antivivisezionista mondiale..>>. Decisamente grottesche, alla luce di questi salamelecchi, le dichiarazioni che la medesima signora riesche a far pubblicare sulla "Gazzetta Ticinese" del 30 aprile del 1991, addirittura in forma di titolone con la spiegazione:

Milly-Schär Manzoli risponde a un articolo apparso su Gt il 2 aprile scorso. ANTIVIVISEZIONISTI SIAMO SOLO NOI.
"Nulla a che fare con Hans Ruesch che è stato espulso dal movimento".

Nel testo altre chicche della signora:

Non corrisponde al vero che Milly-Schär Manzoli sia l'<<alieva>> di Hans Ruesch [NB: io non mi ero mai sognato di affermarlo, lo aveva affermato l'articolista della Gazzetta che lei stava contestando]: le azioni di Milly-Schär Manzoli parlano per lei e per i suoi collaboratori, non certo per Hans Ruesch che non ha alcun diritto di arrogarsi il merito di essere l'ispiratore o peggio, il <<maestro>> di un lavoro di tredici anni effettuato malgrado lui, e che ora lui tenta di distruggere.

E' in presenza di simili contraddizioni che è difficile esimersi dal concludere che qualcosa è andato in tilt in quel cervello, che pure un tempo sembrava andar benissimo, al punto che l'avevo incoraggiata e le avevo permesso perfino di servirsi dei miei testi.

* Che cosa si può dire della Schär-Manzoli <<prima maniera>>?

La Schär aveva fondato l'Atra con il suo giornalino "Orizzonti" poco dopo aver assistito alla mia prima conferenza si "Imperatrice nuda" al palazzo dei congressi di Lugano nel novembre del' 76. A capo dell'Atra sostenne con passione per più di un decennio la battaglia del mio Civis, dapprima tutta presa a far vincere il referendum Weber. In tutti gli eventi della campagna referendaria si faceva notare per l'entusiasmo che mostrava e il chiasso che faceva.

* Nei suoi rapporti lei ha raccontato, dopo la rottura, di come la Schär tenesse male i suoi animali, un particolare un pò strano per una zoofila dichiarata...

Una volta che, nel 1985, andavo in macchina a Ginevra per un incontro con Franz Weber, feci una piccola deviazione per vedere il nuovo domicilio che la Schär aveva trovato in affitto per pochi soldi a Evionnaz, un villaggio del Vallese, dopo che a Lugano non trovava più da affitare niente. Avendo visto che anche a Evionnaz, la Schär teneva il suo cane e i suoi circa 25 gatti rinchiusi in uno stanzino pur avendo a disposizione un prato di campagna, le avevo chiesto come mai non li facesse pascolare. Mi aveva risposto che infatti stava aspettando un reticolato che aveva commissionato. Solo anni dopo venni a sapere che mi aveva mentito.
Il reticolato non fu mai fatto nei due anni della sua permanenza a Evionnaz, come appresi più tardi da un verbale di polizia fattomi pervenire dal marito. Ma siamo giusti, forse era per assoluta mancanza di soldi. Difatti la Milly-Schär figurava nella lista dei falliti fin dal 1987, per cui nessuna impresa le avrebbe cominciato un lavoro senza un acconto - particolarmente in Svizzera, dove si fa credito solo ai ricchi.

* "Informazioni sulla maniera in cui la Schär teneva i suoi animali furono date dal principale settimanale di inchiesta svizzero, lo" Schweizerischer Beobachter "del 25 marzo 1988, in cui si denunciavano le condizioni indecenti in cui la Schär teneva chiusi a casa sua <<un cane e più di 25 gatti in [un] vano di 15metri quadri>>. E nell'articolo si raccontava che regolarmente i coinquilini, disturbati dall'enorme fetore, avevano chiamato ispezioni, che si erano concluse con il trasloco della bizzarra signora...

Però l'attacco del Beobachter era rivolto, in realtà, contro di me.
Per questo pubblicai, mediante inserzioni a pagamento su tutti i principali giornali della Svizzera tedesca, una lettera di protesta intitolata: <<il Beobachter espone TUTTE le truffe o solo quelle a cui lui stesso non partecipa?>>, in cui accusavo il Beobacter di aver sempre dato man forte alla propaganda vivisezionista e di aver denigrato la Schär solo per screditare me, dato che lei era conosciuta come la mia più appassionata imbonitrice, non solo in tutta la Svizzera ma anche nei paesi vicini, Francia, Austria e Germania, dove buona parte degli antivivisezionisti leggevano "Orizzonti" su mio consiglio. Io non avevo tempo di pubblicare Rapporti oltre i miei inglesi, che andavano in tutto il mondo anglofono.

* Quand'è che le si cominciarono ad aprire gli occhi?

Già nel 1988 cominciai a preoccuparmi vedendola trascinare in tribunale sempre più vecchi amici, alleati, collaboratori e benefattori. A cominciare dalla sua migliore amica romanda e vicepresidente della sua lega, Mme Ninette Hanselmann di La Chaux-de-Founds, subito dopo il suo proprio marito Ernest al quale lei e la figlioletta dovevano la propria nuova residenza in Svizzera, e poi per finire più di tutti anche me.

* Ha detto che la Schär aveva denunciato anche il marito?

Proprio cosi: aveva denunciato Ernest Schär per maltrattamenti, ma poi aveva dovuto ritirare la denuncia.

* Quando avvenne il primo attacco della Schär contro di lei?

Alla fine del 1989, poco dopo il sensazionale convegno organizzato dalla Pratesi a Montecitorio. La crisi era stata determinata dalla gestione della Limav, la lega dei medici fondata due anni prima, il cui statuto, compilato da Max Keller, che era un esperto di scartoffie e statuti, assegnava alla sua partner e segretaria Schär l'ultima decisione in merito a chi poteva appartenere o meno a questa lega di medici - con tutto che nè lei nè lui fossero medici.

Io, che vi figuravo come presidente d'onore, non avevo nulla da dire. Mi avevano convinto ad accettare dicendomi <<Lei capirà, signor Ruesch, una lega così senza il suo nome non si potrà mai fare>>, e come comitato scientifico di questa Limav avevano nominato tutti i medici internazionali che io avevo raccolto, quelli che si erano messi in contatto con me dopo l'uscita dei miei libri nelle varie lingue.
Alla vigilia dello storico avvenimento a Montecitorio, la Schär decise di ritirare la partecipazione della Limav scagliando contro il presidente Hartinger l'accusa di essere un infiltrato. Naturalmente i medici la ignorarono.
I pannelli montati all'ingresso dell'aula furono intestati solo alla Fondazione Imperatrice Nuda della Pratesi e al Civis, e i medici furono felici di intervenire lo stesso. C'è l'elenco completo sul mio "Civis Foundation Report Nr 8" di cui la Schär riuscì a farmi imporre dal giudice di Bellinzona, Pedrazzoli, il divieto di distribuire, malgrado tutte le leggi sulla stampa e una risata sottintesa di questo magistrato che rilevò l'inutilità della sua decisione, dato che la richiesta era stata fatta a distribuzione già avvenuta. Fu così che la Limav morì per sempre.

* "Come reagì l'autore dello statuto della Limav, il Keller" ?

Come sempre, rimanendo invisibile tranne che sulle pagine di "Orizonti". Anche nei processi, la Schär lo nominava come testimone ma lui non si faceva vedere.

* Chi era Keller?

Un ex maestro di scuola e mio coetaneo, presidente di una delle 4 leghe zoofile di Zurigo, e che fin dal 1° gennaio 1973, l'anno in cui andava in pensione perchè compiva sessant'anni, era entrato a far parte della Commissione cantonale di controllo dei laboratori di vivisezione, per poter riferire ai soci che non devono preoccuparsi, che tutto quello che vi si fa agli animali corrisponde ai canoni dell'etica, che insomma agli animali da esperimento non viene torto un pelo.

* Cioè il contrario di quello che dovrebbe fare una vera commissione di controllo...

Come membri di queste commissioni vengono scelti funzionari di cui lo Stato sa di potersi fidare assolutamente. Uomini appartenenti da lungo tempo alla protezione animali, che perciò ispirano fiducia ai soci sebbene sia loro vietato di riferire quel che vedono.
Noti che essi non possono far visite a sorpresa, devono chiedere un appuntamento e per di più nei laboratori trovano porte che non è permesso aprire neanche per loro. Dunque una buffonata bella e buona. Ricevono anche un modesto indennizzo per il disturbo che si prendono. Noi antivivisezionisti odiavamo questi individui più degli stessi vivisettori.

________________________

Continua... [...]

Vedi qui:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.470030849741433.1073741828.469925656418619&type=3

Informazioni scientifiche:
http://www.hansruesch.net/

__________________________

COSA ASPETTA IL POPOLO A CACCIARE PRIMA CHI LI FA ENTRARE E POI STA FECCE

Viareggio sotto assedio: «Prima o poi vi ammazzeremo tutti»

 







VIAREGGIO L’ultimo di una lunga serie di episodi è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì alla Pam di Viareggio, in Largo Risorgimento. Come accade da qualche tempo nel supermercato gruppetti di extracomunitari si stavano muovendo con fare sospetto tra gli scaffali. Alcuni dipendenti si sono messi a seguirli, visto che nelle ultime settimane si sono verificati diversi episodi di furti con la stessa tipologia.Gruppetti di extracomunitari che bivaccano sotto il ponte della Ferrovia bevendo alcolici entrano nel supermercato per rifornirsi. E in molti casi arraffano quello che trovano. Una pattuglia della polizia arrivata sul posto avrebbe anche impedito il furto di un paio di scarpe. I dipendenti ringraziano infatti gli agenti per i lavoro svolto. Ma chiedono comunque che la zona di Largo Risorgimento venga tenuta ancora più sotto controllo.
Pam
Anche martedì sera uno degli extracomunitari si è avvicinato alle casse e con fare minaccioso avrebbe detto. «Prima o poi vi ammazzeremo tutti». Ma non solo Viareggio è in queste condizioni. La scorsa settimana i carabinieri della stazione di Lido sarebbero infatti stati chiamati all’Esselunga per una donna rapinata.
La signora, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trovata nel bagno del supermercato in compagnia di un parente. All’improvviso sono arrivati due uomini che avrebbero mostrato un’arma da taglio, forse un coltello. I rapinatori, con fare minaccioso, si sono fatti consegnare del denaro, una cifra attorno ai 150 euro. Poi si sono dileguati.