giovedì 10 aprile 2014

L'UMANITA" TROVERA" PACE QUANDO NON FARA" PIU" ORRORI SU ALTRI ESSERI VIVENTI

Autore: Francesco Vischi
Categoria: Razza Beagle Commenti (33)
Il beagle e la vivisezionePer vivisezione si intende la sperimentazione animale: in questo blog mancava un articolo dedicato ad uno degli argomenti più dolorosi che riguardano i cani di razza beagle, cioè il loro uso massiccio come animali da laboratorio nella sperimentazione scientifica. Informare sulla vivisezione è doveroso, soprattutto per chi accoglierà nella propria vita un beagle o per chi ha già il piacere di averlo accanto: cani esattamente identici a quelli che colorano di gioia le nostre giornate vengono usati nei laboratori di tutto il mondo.
Vediamo la definizione di sperimentazione animale che dà Wikipedia:
“La sperimentazione sugli animali (o sperimentazione animale) è la sperimentazione a scopo di studio e ricerca su animali da laboratorio, per esempio in ambito farmacologico, fisiologico, fisiopatologico, biomedico e biologico. A seconda del contesto, gli esperimenti sugli animali possono avere natura molto diversa. I test più diffusi consistono nell’indurre su un campione animale specifiche patologie e verificare la reazione a farmaci, ad altre pratiche terapeutiche e a cosmetici. Agli animali possono essere per esempio inoculate sostanze chimiche, batteri o virus; possono essere effettuate mutilazioni; possono essere esposti a radiazioni e così via.”
Come profani, la prima domanda che possiamo pensare è: “Ma perché proprio la razza beagle?”.
Le caratteristiche che hanno reso così famoso questo cane (e adatto alla funzione venatoria per cui è stato selezionato), purtroppo lo hanno reso anche perfetto per essere risucchiato nel gorgo della sperimentazione animale.
Intanto è della taglia ideale, sia come dimensioni che come peso, per essere maneggiato ed imprigionato facilmente in gabbie e con altri strumenti di ritenzione.
Dopodiché le sue caratteristiche fisiche ne fanno un cane molto resistente, in grado di sopportare ripetuti trattamenti che stenderebbero al primo colpo animali di altre specie. Insomma, durano di più e questo è vantaggioso per chi ragiona in crudi termini di profitto sulla pelle di questi cani.
Inoltre ha una soglia del dolore mediamente più alta e alcune sue particolarità fisiologiche (ad esempio nell’apparato cardiocircolatorio) lo rendono adatto alla sperimentazione dedicata alla ricerca medica umana.
Come se non bastasse, c’è una caratteristica fondamentale: il carattere.
Ciò che rende questo cane così simpatico e meraviglioso ai nostri occhi, ne decreta anche la condanna a morte sistematica in condizioni allucinanti dentro centinaia di laboratori.
Lo sappiamo già: il beagle è socievole, docile e tenero anche con chi lo tratta male.
Un bocconcino troppo prelibato per i suoi torturatori, verso i quali non si ribella e che non cerca mai di mordere, nemmeno sotto atroci sofferenze.
Ce n’è abbastanza per farne un vero e proprio affare con tanto di allevamenti nati per il preciso scopo di fornire beagles per la sperimentazione animale.
Chi ama questa razza e ha il privilegio di vivere con un beagle, non può ignorare tutto questo.

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