domenica 13 aprile 2014

PERCHE AVERE UNA SCORTA SE SI SA"CHE SI HA UN COMPORTAMENTO CORETTO VERSO LA NAZIONE. LEI NON HA UN COMPORTAMENTO IDONEO AL POSTO CHE OCCUPA. INVECE DELLA SCORTA DOVREBBE AVERE UN COMPORTAMENTO DIVERSO VERSO LA NAZIONE CHE LE PAGA LO STIPENDIO DA FAVOLA

SPARISCE DAL WEB LA NOTIZIA DELLA BOLDRINI CHE REGALA LA SCORTA ALLA FIGLIA

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Questa mattina L’Espresso pubblica una notizia, che ben presto diventa virale, secondo cui la presidente della Camera, Laura Boldrini, avrebbe garantito alla figlia 20enne una scorta personale con “poliziotti di bella presenza” per non dare troppo nell’occhio. Dal Viminale arriva prontamente la smentita non della scorta ma della presunta beltà degli agenti messi a protezione della giovane rampolla. Poi succede qualcosa di ancora più “strano” e, dal sito de L’Espresso, la notizia in questione viene cancellata. Ma, si sa, il web conserva una memoria potenzialmente infinita e un po’ tutti si accorgono della rimozione, potendo tra l’altro anche consultare l’articolo svanito a questo indirizzo, grazie alla cache diGoogle. Del resto, anche digitando le parole chiave “Boldrini figlia scorta”, tra i primi risultati compare proprio quello che riporta all’articolo pubblicato e poi eliminato. Qui potete accedere alla pagina, sotto invece potete vedere lo screen con il risultato apparso su google.
Scorta Boldrini
Come mai l’articolo sia stato rimosso senza alcuna rettifica resta al momento un mistero, neppure poi tanto insondabile. Nessuna nota ufficiale dalla Camera, nessun altro pezzo esplicativo comparso su l’Espresso. Ma intanto la notizia ha invaso i social network e si trova ben indicizzata anche sui motori di ricerca. YOUng ha appena twittato direttamente alla presidente della camera per cercare di capire come stanno sul serio le cose. Qualora arrivassero risposte, naturalmente vi aggiorneremo. In ogni caso c’è da dire che, la notizia della scorta che la Boldrini ha ottenuto per la propria famiglia (sia per il compagno che per la figlia) non è certo di questi giorni ma risale al mese di febbraio e fu data, tra gli altri, anche dal Fatto Quotidiano con questo articolo.

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