sabato 2 novembre 2013

VEGANI

Un pasto senza carne per tutti gli homeless

LA GIORNATA MONDIALE «VEGAN». Ieri l'iniziativa anche in città
Paderno: «Iniziativa provocatoria nei confronti di noi stessi e della società non certo dei senzatetto»
Manifestazione di attivisti vegani nella Giornata Mondiale Vegan
Manifestazione di attivisti vegani nella Giornata Mondiale Vegan
Un pasto vegano per gli homeless bresciani: potrebbe sembrare una provocazione, e in parte lo è, ma «verso la società e verso noi stessi, non certo nei confronti dei senzatetto», spiega Piercarlo Paderno nell'illustrare l'iniziativa organizzata ieri da Animal Amnesty. Il gruppo, nato dall'esperienza creatasi con la battaglia contro Green Hill, nella giornata mondiale vegan che dal 1994 si celebra il primo novembre, ha deciso di mettersi a disposizione del dormitorio San Vincenzo e cucinare un pasto vegano da offrire agli oltre sessanta frequentatori di quel luogo. «POICHÉ il veganesimo è un movimento per la liberazione animale umana e non umana, Animal Amnesty ha deciso celebrare il primo Vegan Charity Day, portando cibo vegan alle persone più bisognose e in difficoltà. Perché cibo vegan? Perché l'alimentazione vegana rappresenta la soluzione più accessibile, sicura e sostenibile al problema della fame nel mondo. Il Vegan Charity Day cerca di denunciare l'emarginazione, contribuendo alla fine dello sfruttamento e della distruzione della terra», si legge nel comunicato di promozione dell'evento. L'INIZIATIVA si poneva l'obiettivo di condividere cibo vegano con le persone che soffrono la fame e il freddo per la strada, combattendo il paradosso della povertà nei paesi ricchi recuperando gli sprechi dell'industria alimentare. «Sono proprio gli ultimi della terra a pagare di più la distruzione del mondo, quindi abbiamo deciso di cucinare per loro, almeno una volta. Non ci interessa far diventare vegani gli homeless, vogliamo che passi il messaggio che cucina vegan non deve essere un'opzione elittaria», ha precisato Paderno che assieme ad una trentina di attivisti ha cucinato lasagne, polenta e spezzatino vegetale con torte salate e dolci per la cena degli uomini e delle donne che si rivolgono al dormitorio San Vincenzo. Mentre Paderno e altri animalisti erano ai fornelli, altri hanno percorso le vie della città distribuendo bevande calde e cibo ai bisognosi. «Una giornata di solidarietà che porta un messaggio importante: nutriamoci con cibo vegan per nutrire il mondo, per salvaguardare ogni essere vivente, perché più cibo vegan vuol dire più cibo per tutti». L'INIZIATIVA si è tenuta in una decina di città italiane con l'idea di non farla rimanere un evento sporadico bensì di trasformarla in gesto quotidiano: «In un periodo di guerra sociale come il nostro dobbiamo dare valore al cibo, imparare a non sprecarlo, a condividere quello che abbiamo con altri - sostiene Piercarlo Paderno -. Le scelte che facciamo non influenzano solo la nostra vita, ma anche quella degli altri: dal momento che i destini di tutte le specie su questo pianeta sono strettamente interrelati, lo sfruttamento degli animali non può non avere un grande impatto sul mondo umano. Se consumiamo più di quanto ci spetti lo sottraiamo agli altri e alle generazioni future. Nutriamoci con cibo vegan per nutrire il mondo, per salvaguardare ogni essere vivente, piùcibo vegan vuol dire più cibo per tutti!».

Irene Panighetti
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