venerdì 25 ottobre 2013

E VAI BASTA VIVISEZIONE BASTA TORTURE

E adesso avanti
con la ricerca senza crudeltà

Stop Vivisection. Italia capofila assoluta con oltre 550.000 firme

Il contributo di Gaia Animali & Ambiente, Oipa e di Almo Nature
Orango in cattività (Foto L.Gallitto)
Orango in cattività (Foto L.Gallitto)
Roma, 25 ottobre 2013 - L'Iniziativa dei cittadini europei STOP VIVISECTION ha raccolto 1.000.000 di firme per l’abolizione della sperimentazione animale. Lo rendono noto i promotori di Stop vivisection sulla loro pagina www.stopvivisection.eu : <A partire da questa mattina abbiamo raggiunto 1. 006,588 firme>.
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La campagna Stop vivisection si basa sull’art. 11 del Trattato Europeo che sancisce il diritto di introdurre iniziative dei cittadini europei (Ice) e mobilitare un ampio sostegno popolare. Nell’ambito della procedura, se un milione di cittadini europei di almeno un quarto degli Stati membri la firmano, un’iniziativa dei cittadini può essere inviata automaticamente alla Commissione europea sotto forma di proposta di legge, dando così ai cittadini lo stesso diritto formale del Parlamento europeo e del Consiglio europeo di proporre norme.
"Un milione di grazie!”, commenta il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. <Si tratta di una vittoria storica e insperata del movimento per i diritti animali e per la salute umana. Ora si proverà ad abolire la sperimentazione animale a favore di una ricerca scientifica più moderna e utile, abbandonando un modello che troppe volte si è rivelato erroneo>. La raccolta firme, tuttavia, continua fino al 31 ottobre, data del termine dell’iniziativa.
 
L’associazione Gaia Animali & Ambiente assieme all’associazione Oipa Italia è impegnata in questi giorni a raccogliere le firme cartacee collezionate in 2.500 punti vendita di tutta Italia dal mese di agosto ad oggi e ancora non entrate nel computo del milione di firme. Si tratta dei punti di vendita messi a disposizione da Almo Nature, azienda di petfood naturale, che ha affiancato Stop vivisection anche con spot televisivi sulle reti nazionali.
<Quella di Almo Nature è una posizione ideologica>, spiega il presidente di Almo Nature Pier Giovanni Capellino. <Occorre fare un salto dimensionale e proiettarci verso una realtà diversa, già parzialmente possibile. Nessun vantaggio, nessun profitto, nessuna idea o religione, niente giustifica la crudeltà. La sperimentazione sugli animali è crudeltà. E’ un delitto senza firma. Le nostre firme la possono fermare>.
 
Sono ormai 10 i paesi che hanno superato la quota nazionale prevista. Tre più del necessario. L’Italia ècapofila assoluta con 555.379 firme raccolte. Una corsa senza precedenti che ha visto coinvolti migliaia di attivisti in tutta Europa. La petizione dovrebbe così obbligare il legislatore comunitario a rivedere la norma di settore che tante proteste aveva suscitato in Europa.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net

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