venerdì 25 ottobre 2013

La societa sta creando dei mostri di tutte le eta manca totalmente il rispetto dei sentimenti. un mondo di vittime e carnefici. BASTA RIPRENDIAMO IN MANO LA NOSTRA UMANITA

IZZY, SUICIDA A 14 ANNI PER COLPA DEI BULLI.
IN UNA POESIA IL SUO DOLORE: "MI ARRENDO"

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 Izzy Dix (Facebook)
Venerdì 25 Ottobre 2013
LONDRA - Izzy Dix aveva soltanto 14 anni, occhi celesti e viso sbarazzino, ma anche se apparentemente senza pensieri, subiva le angherie dei suoi coetanei e si è suicidata i primi di settembre perché vittima di bullismo.
La studentessa è stata trovata nel Regno Unito morta in casa sua. A distanza di quasi due mesi i giornali inglesi hanno pubblicato una poesia in cui Izzy parlava della sua vita e sfogava dolore e frustrazione.
Scriveva di sentirsi come se stesse "annegando in un mare di emozioni".
Il colpo di grazia arrivò quando fu snobbata dai giovani a un festival musicale. Tornò a casa in lacrime e scrisse la poesia dicendo di volersi arrendere. LA POESIA
Io arrivo,
felice e fresca,
pronta ed eccitata
per celebrare il festival.
Sono desiderosa e ansiosa di trascorrere un bel momento.
Sorrido per l'eccitazione,
comincio a vedere la folla,
vedo sempre più persone ,
Molti sono felici e gioiosi.
Sono lì come me,
per festeggiare,
io sorrido a loro e dico ciao ai tanti volti che vedo,
si guardano scioccati e sorpresi di vedermi,
io metto in discussione il loro giudizio e mi chiedo,
'Che cosa ho fatto di male?'
Provo a tornare nel cerchio di risatine e a parlare,
mi spingono via.
sto ferma,
I miei occhi vitrei e assenti.
Improvvisamente mi chiamano,
penso, 'sì! Mi hanno notato! '
Ma poi iniziano a fare domande,
sul motivo della mia presenza.
Cominciano a dirmi che nessuno mi vuole lì.
Il mio cuore, la mia testa, il mio corpo: la nebbia
sento i rimorsi che iniziano a pizzicare i miei occhi come le guance cominciano a bruciare.
'Non lasciare che ti vedano,
Non mostrare loro che sei indebolito ,
Indebolito dalla loro commenti',
'Stay Strong' penso,
ma è troppo tardi,
i miei palmi delle mani sono umidi,
le guance e il mio collo sudano
Cammino in fretta tra le risate.
Il mio cuore comincia a rompersi.
Guardo giù e cammino,
I miei occhi annegano in un mare di emozioni.
Un altro pezzo di me, spuntato fuori dalle loro crudeli osservazioni e percezioni,
mi arrendo.  

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