venerdì 25 ottobre 2013

TRA UN PO CI SARANNO I GHETTI PER GLI ITALIANI PERCHE L'ITALIA SARA IN MANO AI CRIMINALI DI TUTTE LE NAZIONI

Padova: 3 immigrati picchiano studente italiano “questo è il nostro territorio”


bull25 ott – . E’ stato aggredito a Padova in piazzale Stazione: la vittima è Matteo Basso, 18 anni, studente dell’Istituto tecnico commerciale e per il turismo Einaudi situato a due passi da piazza Mazzini. «Stavo andando a scuola, saranno state le otto e, come di consueto, avevo le cuffie con la musica» racconta Matteo, che ogni giorno a Legnaro, dove abita, sale a bordo del bus e arriva in piazzale Stazione per poi percorrere un tratto a piedi.
«Nei pressi di via Cairoli mi sono venuti incontro tre uomini e uno di questi mi ha dato una spallata. Avranno avuto più di 20 anni ed erano nordafricani. In modo minaccioso mi hanno domandato “Cos’hai da guardare?”, ho risposto “nulla”; allora mi hanno chiesto dove stessi andando. Continuando a camminare ho risposto “a scuola”. Mi hanno detto “questo è il nostro territorio”». A quel punto è iniziata l’aggressione: «Uno mi ha bloccato alle spalle, mentre gli altri due mi hanno sferrato un calcio alle costole e un pugno in bocca». Passano una decina di secondi prima che il giovane riesca a reagire.
Nulla gli è stato rubato: «Mi sono buttato a peso morto, in modo da mettere in difficoltà quello che mi teneva da dietro e da sferrargli una gomitata. All’uomo che avevo davanti, invece, ho tirato un pugno in faccia. Così mi sono divincolato, fuggendo senza voltarmi. Purtroppo non sono in grado di riconoscerli». Spaventato e sanguinante, Matteo è entrato in un bar. «Mi sono sciacquato la bocca e ho aspettato di tranquillizzarmi, poi sono andato a scuola». Arrivato all’Einaudi il ragazzo ha subito avvisato i docenti che lo hanno accompagnato dalla vicepreside: quest’ultima ha allertato carabinieri e ambulanza.
Al Pronto soccorso è giunto il papà di Matteo, Franco Basso: «Ne avevamo parlato giusto domenica di fronte ai tanti episodi di aggressioni accaduti. Gli avevo consigliato di non rispondere a provocazioni» spiega Franco Basso, «Matteo è stato bravo ma anche fortunato perché è riuscito a scappare… E se al suo posto ci fosse stata una ragazza?». Il giovane non ha riportato nulla di grave, se non una ferita alla bocca e una forte botta alle costole. «Quella strada dovrò percorrerla obbligatoriamente per andare a scuola, ma adesso la rifarò con un occhio particolare» conclude Matteo.
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