sabato 31 agosto 2013

RAZZISTA

Afelio Nino ha condiviso la foto di Fenestrelle, Campo di Sterminio.












Alessandro Barbero nega la verità e diffonde rancore e odio !
Negare la verità storica è un crimine.
(fate tacere questo razzista)

Lo storico Alessandro Barbero sta dimostrando, con le sue dichiarazioni e con i suoi scritti, il suo viscerale odio verso i Meridionali e verso la verità. Continuare a negare la verità su Fenestrelle, oppure propagandare Fenestrelle come una grande opera d'arte e solo un insulto alla Storia e all'intelligenza umano e un grave affronto verso tutto il Popolo Duosiciliano.

I Piemontesi dell'allora regno sabaudo, che sono scesi nel 1860, nel Regno delle due Sicilie non sono stati i liberatori, bensì gli invasori feroci e criminali di un Regno libero, indipendente e sovrano, che era, a quei tempi lo Stato più ricco e più progredito nel mondo, dopo Francia e Inghilterra.

Fenestrelle è stato un grande campo di sterminio, in cui furono massacrati tutti i soldati borbonici, che sono stati internati in questo tetro luogo di morte. Per il Barbero accettare questa verità è molto difficile. Al Barbero accettare i crimini dei suoi antenati sabaudi non va proprio, ed ecco perché, in modo meschino, sta gettando fango sulla Storia e sta fomentando rancore e odio verso un popolo: quello duosiciliano, che 152 anni fa era tranquillo e felice nella sua bella Patria, ricca e baciata dal sole.

Forse è anche giusto propagandare Fenestrelle, ma di certo non ti lascia dentro una grande emozione, però ti riempie il cuore e la mente di una grande sofferenza, di una immane tristezza e ti procura dolori in tutto il corpo. Basta entrare solo in questo campo di sterminio per avere i brividi addosso.

Questo tetro luogo di morte, che nasconde segreti orrendi e terribili, attualmente è visitato da circa 40000 persone l'anno, che naturalmente ne ignorano tutte le atrocità del passato. La cosa certa è che, negli anni che vanno dal 1860 al 1870, gli internati furono soprattutto soldati borbonici, ma anche contadini. I reclusi erano tenuti in pessime condizioni: "laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei". "Senza pagliericci, senza coperte, senza luce, in posti dove la temperatura era quasi sempre sotto lo zero, vennero smontati i vetri e gli infissi per rieducare con il freddo i segregati".

Le pene erano durissime per i poveri prigionieri tra cui la costrizione di portare al piede palle da 16 chili, ceppi e catene. L’unica liberazione possibile era dunque la morte. La morte veniva distribuita a tutti i prigionieri attraverso il freddo, la fame e i vari patimenti. I corpi degli eroici soldati borbonici venivano gettati in un alto piombatoio per essere sciolti nella calce viva e quindi scomparire per sempre nelle fredde acque del torrente Chisone. Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti.

Che qualcuno faccia tacere Alessandro Barbero, razzista e fomentatore di rancore e di odio. Negare la verità storica è un crimine.

http://ondasud.blogspot.it/2013/07/campo-di-sterminio-di-fenestrelle.html

https://www.youtube.com/watch?v=1dcskgTYZ-w

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