venerdì 27 settembre 2013

Cara Ministro Kyenge non offenda gli italiani

Cara Ministro Kyenge non offenda gli italiani. La nostra Pazienza ha un limite


kyenge27 sett – Uno scivolone incredibile quello fatto oggi dal Ministro Kyenge in apertura della ”Giornata della memoria e contro le schiavitù” avvenuta oggi all’Università per gli stranieri di Perugia.
“Non bisogna confondere l’immigrazione con la delinquenza e la criminalità” – prosegue poi il Ministro- “Il crimine non ha colore”.
La prima domanda che mi faccio leggendo queste dichiarazione è se il Ministro si rende conto di quello che dice. E’  inaccettabile che una pubblica istituzione, Ministro dell’ Integrazione per giunta, dica delle cose così ovvie.
Sì ovvie. Perchè mai nessuno credo sia così poco intelligente da dire “tutti gli immigrati sono delinquenti”. Sarebbe pura follia. Ci sono voluti tantissimi anni e milioni di discussioni per sdoganare dei dogmi così radicati come quello del pregiudizio nei confronti degli immigrati, che  facendo questo tipo di affermazioni, il Ministro Kyenge invece di permettere il salto avanti verso l’integrazione fra immigrati e paese ospitante, li mette l’uno contro l’anno.
Ma chi ha mai detto che immigrazione sia sinonimo di criminalità? Chi ha mai detto che le persone di colore sono tutti criminali?
Fare questo tipo di ragionamenti vuol dire banalmente “fare di tutta l’erba un fascio” e sinceramente credo che gli italiani questo scarto mentale sono riusciti a farlo, almeno su questo argomento, già da un pò di tempo.
E lei Ministro Kyenge lo riesce a fare?
Se lei pensa che gli italiani dicano  ”tutti gli immigrati sono delinquenti”, allora allo stesso modo lei dirà che “tutti i Calabresi sono n’dranghetisti e tutti i Siciliani mafiosi”. Bè, mi scusi Ministro, ma questo è un sillogismo aristotelico fin troppo elementare e per giunta erroneo per essere fatto da un Ministro della sua portata.
O forse semplicemente lo scopo di tale uscita infelice era quello di “strappare” un applauso facile proprio durante la Giornata della schiavitù davanti a centinaia di studenti stranieri?
Bisogna fare attenzione all’effetto boomerang, perchè a furia di cercare il consenso “facile” si finisce per dire delle ovvietà che scaturiscano l’effetto contrario: l’astio.
Non si può andare davanti ad un Ateneo di ragazzi stranieri in Italia e dire loro che gli italiani pensino che la criminalità sia una questione di etnia. Perchè non è così! C’è il bene e il male in tutte le cose e noi lo sappiamo, come il buono e il cattivo in ogni persona. Caro Ministro io capisco che lei oggi giocava in casa, in quanto Perugia è una delle città più rosse in assoluto, ma attenzione a queste cadute di stile.
Sara Alvaro  - almaghrebiya.it

Nessun commento:

Posta un commento