venerdì 27 settembre 2013

La UE

Quale credibilità del piffero? La UE ci ha preso a pesci in faccia


Letta-Saccomanni
BRUXELLES, 26 SET -Mentre Letta e Saccomanni strangolano l’economia italiana con miliardi di tasse e balzelli per mantenere sotto al 3% il rapporto deficit-pil, la Francia se la prende comoda; chiede e ottiene 2 anni di tempo in piu’ per “tenere i conti a posto”.
Il progetto di finanziaria 2014 della Francia è “prudente e responsabile”, secondo il commissario agli affari economici Olli Rehn che oggi ha incontrato il ministro francese delle finanze Pierre Moscovici, a Bruxelles proprio per illustrare la legge. La Francia ha ottenuto dalla Ue due anni in più per riportare il deficit sotto il 3%, dal 4,1% di quest’anno. Rehn ha ricordato che la Commissione si aspettava 3,9% per il 2013 e che nelle previsioni del 5 novembre si valuterà l’aggiustamento strutturale. Da parte sua Moscovici ha confermato che il deficit sarà al 3,6% nel 2014, come richiesto dalla Ue, e che scenderà al 2,8% nel 2015.
Per quanto riguarda la spesa, il ministro ha spiegato che per ora non ci sarà alcuna riduzione: inizierà a scendere dal 2015.
Cosa che non fa piacere a Rehn: “Avevamo previsto che il debito scendesse a partire dal 2013-2014, perché un debito eccessivo è un grave problema, ogni euro perso per rimborsarlo è un euro sottratto alla crescita”.
Intanto la Commissione Ue si prepara a pubblicare le sue nuove previsioni economiche il 5 novembre, e considerato che la Francia ha annunciato che sforerà il target nominale del deficit per quest’anno, valuterà “se l’aggiustamento strutturale realizzato è sostenibile e conforme alle raccomandazioni di maggio”, spiega Rehn. In quel caso potrebbe passare sopra un numero diverso da quello che aveva chiesto.
Bruxelles darà il 15 novembre la sua valutazione finale sulle finanziarie che gli Stati le presenteranno entro il 15 ottobre, come prevede il ‘two pack’, che le dà anche il potere di chiedere ai governi correzioni sulle loro leggi di bilancio.

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